È una nuova fetta di mercato che vale la pena non lasciarsi scappare. Il “turismo esperienziale” è la richiesta sempre più frequente di turisti italiani e stranieri: visitare un territorio alla ricerca di “esperienze”, appunto, mettendo da parte, almeno per una volta, il mordi e fuggi che contraddistingue, ad esempio, l’afflusso di visitatori alle Cinque Terre.
CNA e Università di Genova, per strutturare un’offerta turistica che risponda a queste nuove esigenze, hanno organizzato il laboratorio “Itinerari turistico artigianali in Liguria”. Rivolto agli studenti universitari dell’ateneo genovese al secondo e terzo anno di studi e valido tre crediti universitari, il corso è alla seconda edizione, dopo il successo riscosso l’anno scorso.
“L’evoluzione della domanda turistica a livello nazionale e internazionale mira alla richiesta di prodotti sostenibili e di qualità, che permettano ai turisti di portare a casa un ricordo unico e indimenticabile – spiega Luisa Puppo, docente del laboratorio – Coinvolgeremo gli studenti nella predisposizione di itinerari su tutto l’arco regionale: la cultura, i mestieri e le tradizioni rappresentano un’eccellente base di partenza per sviluppare un’offerta di questo genere”.
Le iscrizioni al corso (dalla durata di 24 ore) si apriranno a marzo. Gli studenti, inoltre, avranno anche la possibilità di svolgere il laboratorio al fianco delle imprese artigiane che vorranno aderire all’iniziativa. Obiettivo: creare una figura professionale dotata delle competenze necessarie ad intercettare questa nuova opportunità di business, comunicando agli operatori turistici come strutturare le loro attività, anche dal punto di vista burocratico. Perché già oggi le offerte di turismo esperienziale esistono, anche alla Spezia, ma sono nella maggioranza dei casi frutto di iniziative spontanee, senza una struttura di coordinamento comune.
“È cambiato il modo di consumare il prodotto turistico – sottolinea Sonia Carolì, referente di CNA Turismo e Commercio Liguria – Molti visitatori vogliono fare un’esperienza nel territorio, vivendo come vivono gli abitanti del luogo visitato. Diventa quindi importante saper costruire la narrazione di un prodotto che rappresenti l’identità territoriale”.
Tanto più che il territorio spezzino, grazie alla sua conformazione, è uno dei migliori candidati a livello nazionale per l’offerta di pacchetti turistici di questo genere.
“Chi va in vacanza vuole tornare a casa con un bagaglio acquisito di esperienze – fa notare Giulia Arrabito della presidenza nazionale di CNA Turismo e Commercio – Si stanno già sviluppando una serie di attività in questo senso, ma a livello locale ci sono delle problematiche, perché gli operatori di frequente sono costretti a improvvisarsi”.
Quello che ancora oggi manca alla Spezia, osservano da CNA, è una capillare azione informativa nei confronti dei turisti, che spesso non vengono nemmeno a conoscenza delle offerte degli operatori del territorio. Il laboratorio organizzato aiuterà ad ovviare a questa mancanza.
“Per CNA questa collaborazione con l’Università di Genova non può che essere un vanto e l’inizio di un percorso per entrambe le realtà. È un’importante attestazione della nostra associazione e delle nostre imprese di rappresentare un referente serio per l’università”, conclude Federica Maggiani, presidente di CNA La Spezia.