“L’utilizzo sconsiderato e lo spreco legato alle borse di plastica è stato regolamentato e limitato con la conversione in legge del cosiddetto "Decreto crescita mezzogiorno" dove sono state introdotte nuove disposizioni nel TU ambiente in vigore dal 13 agosto 2017 – spiega Carola Baruzzo referente sindacale della CNA della Spezia - La nuova disciplina apporta novità e abroga norme precedenti con l’obiettivo di favorire un’importante riduzione dell’utilizzo dei sacchetti di plastica visto il significativo impatto sull’ambiente di tali rifiuti, una finalità dal punto di vista della sostenibilità ambientale che non può che essere condivisibile.
"Tuttavia non possiamo non sottolineare che tali disposizioni rappresentano al momento per le piccole e medie imprese una complicazione e un onere aggiuntivo – prosegue la referente sindacale - Perché spesso nelle piccole attività per una consuetudine di rapporto di fidelizzazione con la clientela le buste sono fornite gratuitamente, mentre ora l’obbligatorietà del pagamento crea un problema. La distribuzione viene disposto non possa essere gratuita anche per le borse identificate come commercializzabili, quali quelle biodegradabili e compostabili conformi alla norma UNI EN 13432:2002. Il prezzo di vendita della singola unità deve risultare negli scontrini e ricevute d’acquisto dei prodotti, ed inoltre non ritenendo tale vendita un’operazione accessoria ad altra cessione deve essere applicata l’aliquota Iva ordinaria del 22%".
"Come abbiamo precedentemente denunciato e segnalato chiederemo che questa norma sia confermata per la grande distribuzione, dove c’è poca capacità di controllo e alta percentuale di spreco, mentre per le PMI si prevedano esenzioni. Gli uffici della CNA della Spezia restano a disposizione per qualsiasi informazione e chiarimento relativo alle disposizioni sul tema”, conclude Baruzzo.