"Proprio per capire come uscire dal rimpallo di competenze tra i vari Enti deputati a decidere - dichiara Giuliana Vatteroni, CNA della Spezia – abbiamo chiesto agli assessori di farsi carico di aiutarci a sviscerare la problematica ed individuare assieme un percorso per cercare di trovare soluzioni al problema".
"Del resto- prosegue Vatteroni- proprio dall'ascolto delle imprese che quotidianamente vivono il Magra, è nata la soluzione alternativa del Ponte della Colombiera da parte della Regione". L'auspicio che un simile ascolto avvenga anche sulle questioni legate al dragaggio, ritenuto non unico ma elemento sicuramente imprescindibile per la reale mitigazione della messa in sicurezza del Fiume. L'inizio sembra andare incontro alle aspettative: non rassicurazioni aprioristiche ma l'impegno a rifare il punto ogni mese con le imprese sullo stato dell'arte e a misurarsi con i suggerimenti e le conoscenze che da queste provengono, questo l'impegno delle due rappresentanti della Regione.
Intanto nei prossimi giorni saranno forniti a Paita e Briano l'ammontare dei canoni demaniali pagati dalle imprese: l' impegno immediato è quello di pilotare gran parte di queste risorse per le opere di manutenzione costante dell'alveo.