Il tema estremamente attuale ha messo a confronto le istituzioni locali: per La Spezia erano presenti il Sindaco Massimo Federici, il Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale Carla Roncallo e gli operatori locali rappresentati da Alessandro Laghezza e Giorgia Bucchioni.
Alessandro Laghezza, nel suo intervento, ha posto la questione di come sia difficile trovare il punto di equilibrio fra città e porti, soprattutto in Liguria dove gli stessi sono fortemente connessi alle città. Un equilibrio che spesso è messo in discussione da una assente, o in alcuni casi solo parziale, discussione sui temi che riguardano città e porti, e dove si tende ad indicare i porti come industrie estranee al territorio.
"Spesso - ha proseguito Alessandro Laghezza - assistiamo a posizioni che puntano allo scontro e non alla sintesi, perdendo di vista che il futuro dei porti corrisponde a quello delle città. Questa è la vera sfida culturale".
Sul tema dello sviluppo, Alessandro Laghezza ha lanciato una sfida che ha il sapore dell'ultima occasione utile: "Abbiamo un piano nazionale della portualità e della logistica e una nuova riforma delle governance dell'Autorità di Sistema, tuttavia i ritardi sono sotto gli occhi di tutti gli operatori. Alla Spezia, nonostante un PRP ormai datato, dal 2005 ad oggi è cambiato davvero poco: nel 2005 operavamo con un milione di TEU ed eravamo il primo porto, oggi poco è variato rispetto al numero di TEU e siamo scesi in classifica. Questo è il risultato di assenza di investimenti e di un PRP mai attuato e dove la forte ed eccessiva comunicazione sul crocierismo nasconde la realtà dei fatti. L'auspicio è che questa nuova governance riesca a dare un deciso impulso, partendo dalla necessità di destinare le banchine del Garibaldi alle merci prima che si invertano i flussi commerciali".