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Sarzana, "sviluppo del commercio" (e criticità connesse) ancora sul tavolo In evidenza

di Luca Manfredini - "Idee e proposte sviluppo economico": un tavolo organizzato in sinergia tra Amministrazione sarzanese e Confesercenti, nato per esporre e approfondire, insieme al Sindaco Alessio Cavarra e ai Commercianti locali, suggerimenti propositivi rientranti all'interno di un percorso collaborativo.

Un percorso auspicato da tutte le forze in campo, un percorso teso ad avviare politiche ed iniziative atte a fermare l'evidente crisi in corso sul territorio.
Confesercenti ha accolto nella propria sede sarzanese di via Pecorina, il Sindaco e una folta rappresentanza dei commercianti, numerosi e critici, a testimonianza della necessità di cambiamento.
È sotto gli occhi di tutti quanto Sarzana "Centro Storico" soffra il confronto con la sua stessa memoria: i suoi fasti passati rapportati ad oggi enfatizzano la sua attuale negativa realtà, la sua difficoltà, come pure i suoi sopravvissuti eccessi e vizi.
"Come un cane che si morde la coda" Sarzana fatica ad abbandonare vecchie e gloriose abitudini e piano piano chiude. Ogni saracinesca abbassata, ogni richiesta esagerata (verso chi ambirebbe a rischiare) porta ad ulteriori chiusure, ed ogni chiusura contribuisce a ridurre turismo, semplice shopping e "qualità proposta": un vortice negativo che va fermato, su cui si discute da lungo tempo, ma le cui soluzioni non sono state ancora avviate.
Contemporaneamente alla chiusura dei negozi, si registra l'eccessivo numero dei ristoratori (circa 73 attività forse non più necessarie e autosufficienti, se non nelle grandi occasioni o festività) e l'aumento, nella Variante, di supermercati e magazzini specializzati in qualunque prodotto, con parcheggi a disposizione, a differenza del Centro dove sono, per la maggioranza, risicati e a pagamento.

"Bisogna fare tra noi il punto della situazione, cominciando proprio dall'autocritica, per rilanciare il tessuto economico, turistico e commerciale della città. Sarà un lavoro lungo ma bisogna iniziare, cominciando da piccole cose, piccole ma concrete, che abbiano un dispendio economico minimo" - concordano Maurizio Grassi (pres. Confesercenti Val di Magra), Fabio Cidale (Confesercenti) e Alessio Cavarra - Piccole e utili azioni atte a migliorare l'immagine della città. Confesercenti intende sostenere fattivamente lo sviluppo ed il radicamento dell'imprenditoria e del commercio che ricopre un ruolo determinante nel tessuto produttivo di Sarzana".

In un precedente incontro con l'Amministrazione i rappresentanti di Confesercenti avevano preso l'impegno di preparare, ascoltando i commercianti, dei suggerimenti fattibili che qui vi proponiamo.
1) I "Salotti di Sarzana" - il cui scopo è di dare la possibilità, ai negozi, di occupare (con concessione gratuita) in tutti i weekend dell'anno e nelle giornate in cui siano previsti eventi, la porzione di suolo pubblico prospiciente la propria vetrina, in maniera da promuovere ed esporre i propri servizi e/o prodotti all'esterno garantendo maggiore visibilità e accoglienza.
2) "Informazione turistica diffusa" - dei veri e propri "corsi di formazione" per titolari e dipendenti di pubblici esercizi su informazioni turistiche di base.
Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di accogliere il turista, esporre i servizi della città e promuovere gli eventi, in più riceveranno un attestato ed una "vetrofania" dove esporre i materiali promozionali dell'Ufficio Turistico di Sarzana e dei servizi della città.
3) "Sarzana Open"- è un'iniziativa pensata per dare una nuova immagine ai negozi siti nel Centro Storico.
Per arginare l'immagine triste dei numerosi fondi in affitto e/o vendita, si vuole cercare di trasformarli, in accordo con i proprietari, in;
- punti espositivi a disposizione dei commercianti interessati a mantenere i fondi "vivi" senza avere costi di affitto,
- per ospitare mostre di pittura e rassegne fotografiche,
oppure ove non ci fossero le condizioni, a coprire gratuitamente le vetrine chiuse con suggestive immagini di Sarzana e/o di personaggi della sua storia.
4) "Mille luci" - è una proposta volta a migliorare la percezione di sicurezza tramite l'utilizzo di soluzioni tecnologiche adeguate.
Sensori crepuscolari a led e/o sensori di movimento in corrispondenza delle vetrine, un miglioramento quindi dell'illuminazione considerato come elemento cardine per la diminuzione della criminalità in aumento, incentivando i commercianti con sgravi fiscali e riduzione della tariffa elettrica notturna.
5) "Diffida Amministrativa" - una procedura che prevede un invito formale a sanare un'eventuale posizione irregolare, entro un preciso limite di tempo, prima di attuare procedimenti sanzionatori, inerente a: cartellonistica, occupazione suolo, autorizzazioni, licenze, concessioni etc , il tutto finalizzato a semplificare il procedimento sanzionatorio ed instaurare un più proficuo rapporto di collaborazione tra Amministrazione ed imprese (esperimento già in corso in Emilia Romagna), un sostegno concreto in un momento di grave difficoltà.

Il progetto proposto termina con la disponibilità di Confesercenti anche per la stesura delle linee di un Piano di Commercio e con una lode al lavoro svolto dall'Amministrazione per: l'applicazione della Tari più bassa dell'intera Provincia, per le agevolazioni per le neo-imprese, tasse ridotte per le nuove attività con esenzione TARI a partire dal 50% ed esenzione IMU, agevolazioni importanti e volano per chi vuole fare impresa.
L'auspicio è che si preveda incentivi concreti per l'apertura di negozi legati alla promozione e valorizzazione dei prodotti tipici del territorio, baluardo all'invasione di alimenti a basso costo e sostegno per la produzione locale.
La riunione ha vissuto momenti di dialogo costruttivo ma anche momenti di polemica, la frustrazione dei commercianti va di pari passo con le difficoltà economiche del Comune e con il difficile momento storico.

Il titolo giusto per questo articolo sarebbe stato "Ripartiamo dall'ottimo progetto Spinetta", ma pare dimenticato, da nessuno citato e forse sarebbe stato letto solo come un "titolo provocatorio".
Eppure era un ottimo piano, eppure era stato giustamente retribuito il costo del lavoro, eppure siamo ancora a studiare (e un po' copiare) cosa si può fare.

I Commercianti hanno denunciato le "fin troppo conosciute problematiche" che, a detta loro, inficiano il lavoro profuso: dai parcheggi costosi al degrado del Centro Storico, dai cestini mancanti alla differenziata, con il Centro a lungo in balia dei sacchetti e/o contenitori ai troppi Centri Commerciali sulla Variante, dai dehors disuguali e senza una linea unica alla mancanza di cartellonistica e informazioni del Centro Storico sulla Variante e alla sicurezza, vera nuova preoccupazione per i negozianti che temono ora vandalismi, furti e rischi incolumità in aumento.

"Bisogna riportare le persone a Sarzana - dice una nota commerciante - non c'è più nessuno, la città è una città fantasma, dopo che sono nati tutti questi Centri Commerciali, il centro storico è morto, come il mercato del giovedì che ogni giorno di più è abbandonato e privo di qualità".

Il Sindaco Cavarra però non ci sta: "Non vi nascondo che sono un po' sconfortato, sono anche io un cittadino come voi ed avere la croce sempre addosso mi costa, a volte, gran fatica. Mi direte: l'hai voluta la bicicletta? Adesso pedala, e io pedalo, ma sono conscio mentre lo faccio di tutte le difficoltà. Fatemi uscire da qui con una ricetta e io la attuo ben felice. Dieci anni fa non esistevano le Terrazze, nè l'Outlet di Brugnato, nè il Leclerc, io ero in Consiglio Regionale a battermi contro, non mi pare che voi abbiate creato Comitati contro, nè voi nè le Associazioni di categoria!
Nei Centri vendono prodotti di qualità, di cui, una parte almeno, è superiore alla qualità di voi stessi, è cambiato il mondo, la gente compra online e pochi commercianti si adeguano a questo, Sarzana non è immune alla crisi economica, non si può fare finta di niente.
Abbiamo potenziato al massimo gli eventi di Sarzana, da quelli culturali a quelli popolari, gli uni e gli altri appositamente voluti per creare più manifestazioni possibili e far conoscere la città ad un maggior numero di persone, quasi un milione di euro spesi iper l'organizzazione, volete che scimmiottiamo Pietrasanta e facciamo un solo evento culturale di grossa qualità? Due? Lo faccio se volete e risparmio pure.
Date una mano al Consorzio, valorizzatelo e non abbandonatelo, 80.000 debiti recuperati e impegno costante di pochi nel Consorzio, abbiamo aperto le Fortezze, abbiamo partecipato a Fiere Internazionali per promuovere Sarzana, siamo stati i primi ad avere il "Desk" per le Crociere, seppure è un turismo informale, un turismo che non consuma.
Aiutatemi a creare e fare nuovi eventi: puntando solo il dito non si migliora, nessuno è immune da critiche, neanche voi, dobbiamo migliorare la qualità della nostra offerta enogastronomica, la qualità dei negozi stessi.
Nel Piano del Commercio stiamo cercando di "provare" a limitare nuove aperture di bassa qualità a favore di altre, con la carta delle "tipicità" proviamo a prediligerla ma non possiamo evitare che il privato venda e scelga a chi vendere.
Abbiamo cercato di essere più tolleranti, diminuito le tasse, siamo intervenuti dove Enti esterni hanno esagerato, siamo sempre a cercare nuovi sponsor per nuovi eventi, dateci una mano perchè siamo tutti nella stessa barca".
È un Sindaco orgoglioso che parla e miscela "sfogo e conoscenza, rabbia e richieste di unione", il nervosismo iniziale scema e il colloquio con i commercianti ne trae vantaggio.
Plauditi gli eventi, rimane una "quotidianità" in crisi e la discussione va avanti su questo in maniera pacata e interessata, si cercano chiese aperte, fiori profusi, maggiore qualità e dialogo tra i commercianti.

Un intervento di Ferrarini (CSSS) critica liberamente tutto e dà una sferzata reale, dalle Associazioni che "dovrebbero" lavorare per i commercianti, ai commercianti stessi chiusi nel loro egoismo: "Un lavoro di gruppo è l'unica possibilità di cambiare Sarzana, il tempo del "tutto facile" è finito, se aumentiamo la qualità e riapriamo i negozi la gente viene, nonostante il parcheggio a pagamento, viene e ritorna".

Una lunga riunione, quindi, che ha contribuito in qualche modo all'unione sperata: in parecchi si sono tolti "sassolini dalla scarpa" ma si è discusso.
Nessuno ha citato un argomento che "gira" per Sarzana, una richiesta per consentire la viabilità in via Landinelli, zona a "traffico limitato", una decisione apparentemente disdicevole, ma aspettiamo la prossima nuova puntata sul "futuro Sarzana".

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