Il progetto, nato all'interno della Commissione per le Attività e i Beni Culturali dell'Acri, mira a sostenere le imprese non profit, con personale in maggioranza sotto i 35 anni, che operano nell'ambito della produzione artistica, creativa e dei servizi culturali. A questa iniziativa, la Fondazione Carispezia, da sempre impegnata in attività formative e culturali a favore dei giovani del territorio, ha aderito con un importo di 30.000 euro.
Il progetto INPUT-Teatro presentato dall'associazione culturale Labulè, attiva nella nostra provincia, è rientrato nella fascia d'eccellenza, costituita da sei progetti ritenuti pienamente soddisfacenti per valutazione unanime dei selezionatori. L'associazione si è aggiudicata il secondo posto per entità di contributo, pari a 85.000 euro, tra i 15 progetti selezionati nell'ambito del bando, su un totale di 59 richieste pervenute.
INPUT-Teatro, che ha risposto coerentemente ai tre criteri fondamentali della selezione (profilo economico aziendale, culturale e d'innovazione), intende ampliare e rafforzare l'organizzazione, valorizzando le figure professionali al suo interno, per realizzare iniziative di divulgazione della cultura e delle arti teatrali. Nella medesima prospettiva, l'Associazione, grazie a questo contributo, potrà sperimentare strumenti didattici legati all'esperienza teatrale e culturale in generale rivolti alle scuole del territorio.
L'associazione Labulè nasce da un progetto formativo promosso dalla Fondazione Carispezia in collaborazione con l'ex Ente Teatrale Italiano (ETI) e i due principali teatri provinciali, Teatro Civico ed Astoria. Nel 2005, grazie ad un'intuizione di Antonello Pischedda, ha avuto inizio un percorso di formazione alla figura del "mediatore teatrale" per un gruppo di giovani operatori culturali, destinati a lavorare sul territorio. Nel corso degli anni, gli operatori hanno avuto la possibilità di acquisire competenze specifiche per rendere la fruizione degli spettacoli teatrali da parte degli studenti un'esperienza viva e consapevole di conoscenza del teatro. Applicando i principi e le metodologie della "didattica della visione", i mediatori possono aiutare gli studenti a conoscere il teatro e a comprendere i contenuti delle opere teatrali.
Dal 2011, il gruppo si è costituito in associazione culturale, continuando a svolgere anche autonomamente percorsi didattici per le scuole e attività di consulenza in ambito teatrale, diventando una preziosa risorsa culturale a disposizione del territorio.
"Un progetto di formazione culturale, nato per diffondere la conoscenza del teatro tra i giovani, ha raggiunto – ha detto Matteo Melley, presidente della Fondazione Carispezia - l'ulteriore risultato di offrire un'opportunità lavorativa ad operatori culturali a supporto dei laboratori teatrali scolastici e dei teatri cittadini. Si tratta di un risultato raro nel panorama culturale, la cui valenza ha trovato un importante riconoscimento da parte del sistema delle fondazioni italiane".