L'inaugurazione a Marina di Carrara della 17ª edizione della fiera delle attrezzature di settore Balnearia è stata presidiata da CNA Balneatori, che ha svolto nel contesto la propria Assemblea Nazionale, per esprimere con forza la contrarietà alla direttiva europea Bolkenstein che, con l'obiettivo di aprire il mercato, da anni ha messo in bilico le loro attività e bloccato gli investimenti del settore.
"No alle aste, su questo non si transige, non vogliamo retrocedere dalla nostra posizione. Ne va del destino di 30mila famiglie e di tutto un indotto fatto da grossisti, fornitori e lavoratori degli stabilimenti balneari." Ribadisce Cristiano Tomei, coordinatore nazionale di Cna Balneatori. - "Come è possibile che altri governi come la Spagna e il Portogallo siano arrivati a vedersi aggiudicati delle proroghe trentennali e noi nulla? Le Regioni devono sostenere i nostri diritti davanti al governo nazionale."
"Non è vero che l'Italia non ha spiagge libere per fare economia: ci sono a disposizione 4.000 chilometri di spiagge. Ci difenderemo in corte di giustizia e faremo delle manifestazioni a livello nazionale per dare voce ai nostri diritti. Non ci dimentichiamo che i balneari sono stati inseriti in una legge, la Bolkstein, che riguarda i servizi. Gli stabilimenti balneari non sono servizi, ma un bene. Non molleremo nella nostra lotta. L'incertezza sul futuro sta annullando gli investimenti sulle spiagge e penalizzando anche l'indotto. Da anni ormai il settore è fermo, con danni all'economia nazionale."