In una nota Bucchioni scrive:
"C'è chi ritenga che il conflitto fra Presidente Autorità Portuale ed il Sindaco della Città configuri interessi pubblici? L'ultimo oggetto del contendere si è concretizzato quando la società Italterminali, che sbarca cemento nel nostro porto dal 1989 con un impianto pneumatico che garantisce l'assenza di ogni dispersione di materiale nell'atmosfera, chiede di poter integrare la merceologia trattata con le ceneri che Enel ha come residui del processo di produzione dell'energia elettrica da carbone. Dette ceneri sono residui inerti, non pericolosi, in stato fluido, di un processo industriale il cui destino può essere la discarica ovvero il riutilizzo nelle cementerie.
E' una filiera che vede coinvolti molti porti, società elettriche e cementifici in Italia, in Europa e nel mondo. Siamo conseguentemente di fronte ad una attività diffusa e consolidata, per cui, gli organismi tecnici spezzini che sono stati coinvolti in una apposita conferenza di servizi, hanno dato benestare tecnico ad un traffico nuovo per La Spezia, ma abituale in porti anche a noi vicini.
Il traffico è stato quindi autorizzato dall'Ente deputato, la Provincia, su conforme parere di tutti i partecipanti, Autorità Portuale compresa.
Si tratta di un evidente e positivo risultato sia da un punto di vista ambientale, in quanto si evita di destinare a discarica prodotti ancora utili, sia da un punto di vista portuale in quanto di acquisisce traffico e quindi lavoro.
A questo punto assistiamo ad una commedia degli orrori: il Presidente del porto anziché preoccuparsi di promuovere traffici come da mandato, si mette a sostenere posizioni ambientaliste ed il Sindaco anziché sostenere la legittima determina assunta dalla Provincia, che guida, si fa coinvolgere in una escalation di polemica arrivando a minacciare interventi punitivi nei confronti delle attività portuali.
Mi chiedo se sia questo il modo di interpretare il proprio ruolo che, a mio avviso, dovrebbe traguardare nel rispetto delle leggi, il sostegno alle attività economiche anziché coltivare diatribe e conflitti basati su tesi emotive e non su competenze istituzionali, normative di legge, approfondimenti tecnici, reale attenzione all'ambiente e non strumentalità opportunistiche".