"In merito alle argomentazioni emerse a seguito della presentazione del progetto di smantellamento della nave carabiniere in Arsenale, mi sento di sottolineare che, in linea con altre realtà europee, il settore del riciclaggio navale rappresenta un'opportunità in termini tecnologici e occupazionali.
Si tratta di intervenire naturalmente in assoluta osservanza delle normative di sicurezza per i lavoratori e per i cittadini e l'ambiente e proprio per queste ragioni queste operazioni necessitano ditte/professionalità in grado di gestire la complessità degli interventi. Questo comparto rappresenta una sfida d'innovazione tecnologica e specializzazione dal punto di vista economico industriale.
Un vecchio concetto di demolizione navale non tiene conto dei progressi nel settore legati anche alle politiche di riuso dei materiali e riutilizzo delle parti che sempre di più deve essere valore della nostra cultura.
A livello europeo il riciclaggio sicuro ed ecocompatibile delle navi è disciplinato dal "Regolamento (UE) n. 1257/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 novembre 2013, relativo al riciclaggio delle navi", in un'ottica d'attenzione anche del continuo aumentare del prezzo dell'acciaio, del rame e dei metalli provenienti da rottamazione, dunque dei business di corredo e principalmente della sicurezza dell'attenzione verso i valori ambientali.
La Spezia ha una vocazione anche industriale che non deve trascurare e che è bene mantenere, con uno sguardo alla crescita in specificità e competenze, se la città è capace di evolversi verso una specializzazione tecnologica e sostenibile questo settore può solo che aiutare l'economia locale e la ricerca tecnologica e formazione a corredo."