C'è quasi a pensare che vi sia veramente un disegno politico dietro a questa decisione.
Vediamo infatti regioni con più scali ed almeno uno di questi strategico. Vediamo poi il Colombo relegato in una sorta di Serie B, che corre il rischio di declassare il progetto ma soprattutto di togliere ulteriori risorse alla nostra economia: eppure a livello turistico la Liguria è ai primi posti per imbarchi e turismo crocieristico. Pensiamo a quanti turisti potrebbero arrivare con più frequenza e più facilità sul nostro territorio, magari anche allungando la stagione turistica nei mesi autunnali o primaverili.
Siamo infatti ai primi posti per presenze grazie all'accoglienza delle 5 Terre, è sede del Salone Nautico di Genova, abbiamo la bellezza del Golfo dei Poeti, di Portofino e di Santa Margherita, la Riviera dei Fiori... saremo anche una piccola regione, ma di spunti ne abbiamo, ne offriamo e ne potremo dare anche di più. Basterebbe che il Governo cid esse i mezzi per lavorare che tante altre regioni hanno.
Vedere questa miopia dispiace perché da un lato le infrastrutture che abbiamo sono quelle che sono , e quando siamo ad un passo per fare il salto di qualità ci troviamo i bastoni tra le ruote. Solo noi, nel Nord Italia, siamo così penalizzati.
Auspichiamo, dato che il Governo Renzi parla di rilancio e infrastrutture anche per creare nuovi posti di lavoro, voglia almeno aiutare la Liguria sul piano della linea ferroviaria, perché come diceva l'Assessore Rixi cinque ore per andare a Roma sono un qualcosa di non più sopportabile e comprensibile.
Ora lavoreremo ancora di più, anche con la certezza della comprensione del Presidente della Regione Giovanni Toti, per far sì che le parole di Renzi diventino realtà e non solo pubblicità. La Liguria non può più aspettare. (28 agosto)