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ACAM: ci sono Comuni che pagano anche con 4 mesi di ritardo. E gli altri... In evidenza

A riprova dell'importanza che ACAM dà alla trasparenza, si è ritenuto di arricchire la sezione dedicata di un ulteriore elemento conoscitivo e cioè la situazione relativa ai tempi e a eventuali ritardi nei pagamenti dei servizi, in particolare di quelli relativi al ciclo integrato dei rifiuti da parte dei Comuni serviti, nella stragrande maggioranza anche Soci di ACAM.

I Comuni vengono raggruppati in quattro fasce come da tabella sotto riportata e l'aggiornamento avverrà mensilmente.

Con questa iniziativa non si vuol colpevolizzare nessuno ma semplicemente evidenziare la difficoltà per ACAM, alle prese con impegni stringenti definiti nel Piano di Riassetto condiviso dai creditori, di poter mantenere i suddetti impegni, far fronte puntualmente al pagamento delle retribuzioni al personale, pagare, di norma, a 30 gg. dall'emissione fattura i propri fornitori correnti a fronte di ritardi significativi nei tempi di pagamento.

L'obiettivo di ACAM è di portare progressivamente tutti clienti, ed i Comuni in particolare, a saldare i propri debiti vs. il Gruppo alla scadenza delle fatture o con un ritardo massimo di 20 giorni dalla scadenza delle stesse.

ACAM non vuole certo negare i problemi di finanza pubblica che affliggono i Comuni, stiamo però parlando di un tributo pagato dai cittadini per un servizio specifico, i rifiuti, e questo tributo dovrebbe essere passante dal Comune, cui si versa, al Gestore del servizio.

Quindi, nessuna accusa o volontà di fare una "lista dei buoni e dei cattivi", ma un accorato appello alla responsabilità e ad uno sforzo di miglioramento tale da mettere nelle condizioni ACAM di soddisfare, come giusto che sia, al meglio le esigenze di qualità dei servizi che eroga nel territorio provinciale. Questo obiettivo si raggiunge solo operando insieme e facendoci reciprocamente carico del rispetto dei relativi impegni.

Dettaglio nell'immagine e in allegato. (15 luglio)

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