Obiettivi delle serate sono quelli di avvicinare con una proposta promozionale sempre più persone all'educazione al gusto, ma anche di valorizzare un patrimonio culturale vivente come Mauro Ricciardi, unico ristorante stellato Michelin in tutta la Liguria di Levante e in un territorio ancor più vasto tra Arenzano e Forte dei Marmi. Mauro ha saputo fare un lavoro di ricerca e di esaltazione di prodotti naturali e di tradizioni di cui la terra di Liguria e la Lunigiana sono ricchissimi. Storia, sapori, aromi, profumi ricercati, studiati e rivisitati da uno CHEF stellato, che ha avuto la fortuna di lavorare con Angelo Paracucchi, di cui, oggi, prova a raccogliere la eredità, rilanciando il ristorante che fu dello stesso Paracucchi. Una vita di studio e di sacrifici, una grande amicizia con Gino Veronelli, esperienze di lavoro e di scambio con Gualtiero Marchesi e con altri grandi chef hanno portato Mauro Ricciardi a un risultato di grande prestigio.
Oggi CNA, la più grande associazione di rappresentanza degli artigiani e delle piccole imprese è non solo orgogliosa di rappresentare un associato tanto prestigioso, vero artigiano creatore di piatti, che nel suo menù cambiano costantemente, come ricorda la presidente dell'associazione Federica Maggiani, ma ritiene che realtà come quella del ristorante Mauro Ricciardi alla Locanda dell'Angelo siano un patrimonio da valorizzare e preservare, patrimonio di cultura materiale, di sapere fare e di conoscenze scientifiche e professionali. Un locale stellato è un fattore di ricchezza dal punto di vista dell'attrattività turistica per il prestigio che riversa sul territorio e per la capacità di attrazione data da una guida che è la stella polare di tutti i buongustai del mondo, ma è anche un punto di riferimento fondamentale per attività economiche come la nautica da diporto e per molte attività industriali e commerciali, che hanno bisogno di locali di prestigio per le loro clientele qualificate. Mauro è qualcosa in più, dice la presidente CNA Federica Maggiani, è uno che ha fatto della valorizzazione e ricerca dei prodotti del territorio una bandiera, per questo deve essere sfruttato al meglio come effetto di traino per tanti prodotti e produttori locali, che possono trovare in lui uno strumento di conoscenza e miglioramento e anche un veicolo per far conoscere i loro prodotti.
Il menù di Giovedì sera è il Menù dell'Aia. Mauro ripercorre la memoria della sua infanzia in una famiglia contadina, dei gusti e dei momenti felici. Addirittura i polli che presenta sono i suoi personali, presi dal pollaio della madre –"però non chiedetemi di ripetere-ho usato tutti quelli che avevo", poi uova marinate, lamellate al tartufo su un letto di erbe di campo e terrina di pasticcio di coniglio, ravioli in potacchio di pollo, infine la ripresentazione di pollo, anatra e maialino con dolci della memoria contadina ligure con accompagnamento di vini naturali di produttori locali.
"Ho preteso il numero chiuso, non più di 50 persone, perché il mio obiettivo non è quello di riempire il locale, ma quello di far capire cosa c'è dietro, trasmettere sensazioni, avvicinare persone alla conoscenza e all'educazione al gusto. - spiega Ricciardi - Ho scommesso e investito sul rilancio di un locale bellissimo come questo progettato dal grande architetto Vico Magistretti e che fu il locale di Angelo Paracucchi. Mia ambizione è farne un punto di riferimento per abitanti e turisti, vorrei aiutare i giovani a capire questo mondo di sacrificio e creatività, vorrei aiutare chi lavora nel campo alimentare alla conoscenza dei prodotti e alla volontà di migliorarsi costantemente".
