Il numero di dicembre 2014 ospita interventi qualificati e qualificanti di rappresentanti delle istituzioni e personalità del settore quali:
Raffaella Paita – Assessore alle infrastrutture Regione Liguria;
Massimo Federici – Sindaco della Spezia;
Cristiano Ruggia – Assessore alla Pianificazione Territoriale Comune della Spezia;
Alessio Cavarra- Sindaco di Sarzana;
Massimo Marcesini – Assessore all'Urbanistica Comune di Ortonovo;
Massimo Morachioli – Presidente Consorzio di Bonifica e Irrigazione Canale Lunense;
Luca Ghirlanda – Coordinatore de Il Popolo degli Alluvionati Val di Magra.
Il vice presidente Bacigalupi, ricorda che quando nacque Aedificando nel 2005, ANCE LA SPEZIA si era posta l'obiettivo di dare vita ad una rivista di settore che valorizzasse la categoria a cui è indirizzata ma che, nel contempo, diventasse anche un luogo, "un agorà" per l'approfondimento di tematiche e problematiche; una rivista dunque rivolta verso il futuro, ma senza mai dimenticare il passato.
Nel termine edificatore, in ambito provinciale, si possono ricondurre circa 13.000 famiglie fra operai, imprenditori, artigiani e liberi professionisti.
L'arch.Bacigalupi, illustrando il numero di dicembre 2014, ha sottolineato che Ance non ha voluto affrontare il tema del dissesto per fare un elenco delle cose fatte, ma con l'obiettivo di fornire un contributo per passare dai resoconti alle azioni per il futuro.
Proprio per tali ragioni Ance ha chiesto a rappresentanti delle istituzioni e delle persone colpite dagli eventi calamitosi, di non soffermarsi su quello che è stato o non è stato fatto ma su quello che si deve ancora fare.
Nello scorso giugno l'associazione dei costruttori ha presentato la ricerca rischio ideologico – Focus La Spezia, da ANCE appositamente commissionata al centro di ricerca CRESME (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l'Edilizia e il Territorio), disponibili sul sito.
"In quella occasione - ricorda Bacigalupi - abbiamo dichiarato e in seguito formalizzato per iscritto a tutte le singole amministrazioni comunali e alle autorità coinvolte la nostra disponibilità ad attivare forme collaborative che possano portare le amministrazioni locali ad accedere a canali di finanziamento, in particolare ai fondi comunitari relativi alla programmazione 2014-2020. Tale disponibilità, pur essendo stata accolta con interesse da parte di alcune amministrazioni comunali, sostanzialmente è stata trascurata; forse a causa del poco interesse scaturito dalle nostre proposte o, forse, da una forma di inerzia che invade la pubblica amministrazione".
Il piano settennale della Regione Liguria contro il dissesto idrogeologico che il 4 dicembre il presidente Burlando e l'Assessore Paita hanno presentato a Erasmo D'Angelis capo della struttura di missione contro il dissesto idrogeologico di Palazzo Chigi #Italiasicura, è sicuramente un passo importante, ma le risorse non saranno sufficienti, in quanto il fabbisogno finanziario e la spesa per affrontare il dissesto per la regione sono stimati in circa 1,5 miliardi di euro.
"Le risorse nazionali destinate alla prevenzione dei rischi naturali - prosegue Bacigalupi - e alla rivitalizzazione produttiva di aree periferiche del Paese devono necessariamente essere integrate attingendo a risorse europee disponibili e tramite meccanismi di compartecipazione tra pubblico e privato. In questa direzione va anche la proposta che il Governo sta elaborando per promuovere lo sviluppo economico e sociale delle aree interne del nostro paese (NUOVI FONDI DI SOSTEGNO EUROPEI 2014-2020 – TERRITORIO E AREE INTERNE). E' indispensabile che le singole amministrazioni locali, forse sarebbe meglio in termini aggregati, si attivino per integrare le risorse nazionali attingendo ai fondi della comunità europera. Con la presentazione di Aedificando Ance coglie l'occasione per ribadire la disponibilità ad attivare forme collaborative che possano portare le amministrazioni locali ad accedere a canali di finanziamento comunitari relativi alla programmazione 2014-2020".
Bacigalupi evidenzia che ciò che stiamo vivendo, ormai è noto, non si può derubricare a una mera crisi, ma deve intendersi come cambio epocale del sistema economico e sociale che coinvolge in termini radicali anche il settore delle costruzioni; cambio che non lascerà indenni le imprese e le pubbliche amministrazioni.
La consapevolezza che il nostro Paese stia vivendo una fase di profonda e veloce trasformazione della società e dell'economia, costringerà le imprese e, conseguentemente il sistema associativo, a scegliere in modo più selettivo i propri interlocutori e a porre una maggiore attenzione nella scelta delle opportunità di lavoro.
Ance La Spezia e le sue associate sono disponibili e interessate e svolgere il loro ruolo anche tramite l'attivazione di nuove forme di collaborazione; per fare in modo che ciò avvenga occorre una svolta anche culturale sia da parte dei pubblici amministratori che dei loro dirigenti.
Presenti alla conferenza Alberto Bacigalupi – Vice Presidente ANCE LA SPEZIA, Paolo Faconti – Direttore ANCE LA SPEZIA, Massimo Morachioli – Presidente Consorzio di Bonifica e Irrigazione Canale Lunense.