Osservando i dati sulla tassazione di La Spezia e delle altre province liguri diffusi dai recenti studi, in particolare quello dell'Osservatorio permanente CNA sulla tassazione delle piccole imprese, Genova e alla Spezia le tasse sui capannoni industriali hanno subito un rincaro del 97%, a Imperia l'incremento è stato del 112% e a Savona del 108%. Le percentuali salgono ancora prendendo in esame i negozi: Genova + 145%, a La Spezia + 145%, Imperia + 164%, Savona a + 159%.
«L'introduzione dell'IMU/TASI e la conseguente impennata della tassazione sugli immobili produttivi delle imprese – ribadisce la Cna Spezzina e la sua Presidente Federica Maggiani - non solo contribuisce a determinare la maggiore incidenza dei tributi locali sulla pressione fiscale complessiva (nel 2012 la pressione locale segna una variazione del 5,11% contro lo 0,65% dell'erario), ma mette in chiaro le profonde iniquità dell'attuale imposizione basata sul valore degli immobili, che applicano rincari medi superiori al 150%,triplicati rispetto alla tanto odiata ICI del 2011. Inoltre gli imprenditori sono anche "cittadini", probabilmente proprietari della prima casa e quindi nuovamente contribuenti nei confronti dei Comuni e dello Stato. Con questa imposizione, che mai cala nonostante gli annunci, le imprese non ce la fanno più».