"Questo atto – ha sottolineato il Presidente dell'Anas Pietro Ciucci – rappresenta un ulteriore tassello nel sistema di contrasto amministrativo ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti e nelle procedure relative ai lavori che l'Anas realizza in Liguria".
Con l'atto aggiuntivo sono state individuate e condivise modalità operative che consentiranno all'Anas di poter ottemperare agli obblighi derivanti dalla normativa anti-corruzione, in un ottica di reciproca leale collaborazione, fondata non tanto sulla cultura dell'adempimento quanto piuttosto sull'effettivo raggiungimento del risultato, ovvero della difesa dell'economia legale dalla penetrazione di tale forma di criminalità.
Il documento interessa tutti i contratti relativi ai lavori sulle strade di propria competenza che l'Anas affiderà in provincia di La Spezia.
"L'Anas – ha spiegato il Presidente Ciucci – è in assoluto la prima stazione appaltante del Paese pronta a recepire e mettere in pratica le direttive emanate dagli organi ministeriali e dall'Autorità anticorruzione. L'iniziativa si pone in linea con il complesso di norme che hanno dotato l'ordinamento di strumenti sempre più incisivi di prevenzione dei fenomeni corruttivi, pur consapevoli che la sola azione di contrasto non è sufficiente a salvaguardare gli interessi collettivi e i diritti costituzionalmente garantiti".
In particolare, l'Anas si impegna a predisporre nella parte relativa alle dichiarazioni sostitutive legate al disciplinare di gara, da rendere da parte del concorrente, le seguenti dichiarazioni: "Il contraente appaltatore si impegna a dare comunicazione tempestiva alla Prefettura e all'Autorità giudiziaria di tentativi di concussione che si siano, in qualsiasi modo, manifestati nei confronti dell'imprenditore, degli organi sociali o dei dirigenti di impresa. Il predetto adempimento ha natura essenziale ai fini della esecuzione del contratto stesso (ai sensi dell'art. 1456 c.c) ogni qualvolta, nei confronti dei pubblici amministratori che abbiano esercitato funzioni relative alla stipula ed esecuzione del contratto, sia stata disposta misura cautelare e sia intervenuto rinvio a giudizio per il delitto previsto dall'art. 317 del c.p. La Stazione Appaltante si impegna ad avvalersi della clausola risolutiva espressa (di cui all'art. 1456 c.c.) ogni qualvolta nei confronti dell'imprenditore o dei componenti la compagine sociale, o dei dirigenti dell'impresa, sia stata disposta misura cautelare o sia intervenuto rinvio a giudizio (per taluno dei delitti di cui agli artt. 317 c.p., 318 c.p., 319 c.p., 319 bis c.p., 319 ter c.p., 319 quater c.p., 320 c.p., 322 c.p., 322 bis c.p., 346 bis c.p., 353 c.p. e 353 bis c.p.)".