Oldoini, dottore in agraria, spezzino, sposato e padre di una figlia da cui ha già avuto una splendida nipotina, riveste incarichi di prestigio in Confedilizia, nella Magistratura Tributaria ed in numerose altre realtà, compreso il Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Imprenditore agricolo, impegnato anche come presidente di una cooperativa itticola, è già stato vice presidente di Confagricoltura Liguria, nonchè dell'Unione provinciale agricoltori di La Spezia.
Succede ad Andrea Mansuino, imprenditore floricolo imperiese, alla scadenza del suo mandato e a pochi mesi dalla nomina dello stesso nella Giunta nazionale di Confagricoltura.
Lascia la vice presidenza di Confagricoltura Liguria anche Cosimo Melacca, attualmente impegnato come presidente nazionale di Agriturist, la più antica organizzazione agrituristica italiana.
Molto chiaro nei confronti dell'assemblea il neo presidente, a cominciare dal sottolineare "l'importanza del ruolo di 'custodia del territorio' che deve essere riconosciuto agli agricoltori, specie in un territorio, come quello ligure, flagellato da dissesto idrogeologico e alluvioni".
Non a caso Confagricoltura Liguria ha voluto tenere i suoi lavori assembleari ad Albenga, simbolo dell'agricoltura ligure "ferita" dai recenti disastri.
"Le reti d'impresa – ha sottolineato Oldoini – attraverso il PSR 14 – 20 permetteranno al nostro tessuto imprenditoriale agricolo di crescere e consolidarsi, ed è per questo che Confagricoltura deve essere al passo con mutate condizioni ed esigenze delle imprese. Una Confagricoltura che si pone come rappresentante responsabile nei confronti delle proprie aziende, attraverso una continuità dell'azione svolta negli ultimi sei anni e consolidata con la nascita della società di servizi unica per la Liguria, made in Confagri, ovvero Agorà. Saremo attenti recettori delle esigenze delle imprese associate, nell'ottica di tramutare queste istanze in una attenta e puntuale proposta per la politica. Una politica agricola – ha rimarcato Renato Oldoini – troppo e solo incentrata sul PSR che non può e non deve essere fine ma bensi mezzo di attuazione di scelte coraggiose".
Snellimento della burocrazia reale e non ideologico, leggi speciali per il ritorno nell'entroterra, pianificazione urbanistica seria, lotta all'abusivismo turistico che tengano conto che gli asset di questa Regione per il futuro devono essere: turismo e agricoltura, laddove la seconda è il vero "motore" del primo.
Questi alcuni dei concetti toccati con particolare attenzione da Renato Oldoini all'atto del suo insediamento alla guida della Confagricoltura in Liguria.
Grinta e determinazione nel solco della continuità ma con una proiezione al futuro di Confagricoltura in Liguria.