Circa 600 agricoltori liguri presenti questa mattina al Mico di Milano (Fiera Milano Congressi), al primo dei tre maxi-incontri territoriali organizzati da Coldiretti.
"Agricoltura che amal'Italia" è una vera e propria "prova generale" di Expo 2015 per numero di presenze: circa 10 mila gli agricoltori provenienti dalle regioni del Nord Italia, guidati dal presidente nazionale di Coldiretti, Roberto Moncalvo,dal ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, dal commissario generale di sezione per il Padiglione Italia Expo 2015, Diana Bracco e da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell'Osservatorio sulla criminalità nell'agroalimentare. Partecipano i rappresentantiregionali dell'associazione, delle Camere di Commercio e degli entilocali. Per la Liguria, oltre al presidente di Coldiretti regionale,Germano Gadina, presenti anche Claudio Burlando, presidente della Regione,gli assessori regionali all'Agricoltura e alle Infrastrutture GiovanniBarbagallo e Raffaella Paita, il direttore dell'assessorato all'Agricoltura, Luca Fontana, e circa 40 sindaci.«Un appuntamento di grande importanza in un momento di scelte strategiche– spiega Germano Gadina – Purtroppo l'Unione europea si dimostra sempremadre e matrigna: nel campo dell'alimentazione e dell'agricoltura prevaleil modello dell'omologazione e del livellamento dei prodottiagroalimentari verso il basso, seguendo una logica agroindustriale ormaianacronistica. Per l'economia ligure, in particolare, è un'impostazioneassolutamente improponibile, potendo vantare circa 400 prodottiagro-alimentari tradizionali legati al territorio di origine e realizzatida piccole aziende che curano la qualità e la salubrità della produzione».L'Unione europea, con scelte spesso contestabili che riguardano la salute,l'ambiente e i consumi, condiziona la vita quotidiana degli italianiproprio a partire dalla tavola: dal via libera ai vincoli che fannoscomparire cibi e ricette tipiche della tradizione nazionale, allecontraddizioni che impediscono la massima trasparenza nell'informazione aiconsumatori e limitano addirittura la libertà di scelta dei singoli. Ladifesa delle produzioni locali e la tutela dell'economia agricola sonoinvece tra i temi caldi al centro della mobilitazione: difesa del made inItaly, sviluppo dell'occupazione giovanile nel comparto agricolo esburocratizzazione. Argomenti affrontati in maniera innovativa, portando aesempio esperienze dirette e testimonianze di produttori localiprovenienti dalle diverse filiere.Secondo gli ultimi dati Infocamere, gli agricoltori attivi in Liguria sonocirca 9.900. Di questi, la maggioranza si trova nel Ponente: circa 4 milasono in provincia di Imperia, mentre 3.100 in provincia di Savona. SeguonoGenova con circa 1.800 agricoltori, e La Spezia, con mille.