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Alfredo Toti (Confartigianato) esprime un giudizio negativo sul Documento di Economia e Finanza

"Nonostante le buone cose contenute nel Documento di Economia e Finanza del Governo Renzi, bisogna ancora una volta rilevare come le piccole e medie imprese che rappresentano il 90% delle aziende operanti in Italia, siano del tutto trascurate se non addirittura ignorate dal provvedimento in questione" il commento del Presidente di Confartigianato, Alfredo Toti non usa mezze parole. "Bisogna quindi ancora una volta ricordare – prosegue Toti - che parlare di crescita e di ripresa dell'economia italiana ignorando le difficoltà immense che incidono sulla vita delle PMI italiane che stanno soffrendo e chiudendo in centinaia di migliaia all'anno, è un esercizio inutile e dannoso. Senza interventi incisivi sulla diminuzione della burocrazia asfissiante, che comporta costi e lungaggini inauditi, lavorare e operare da noi, in rapporto ai tempi imposti dall'era internet è pressochè impossibile".

La pressione fiscale sottolinea la nota di Confartigianato resta improponibile per imprenditori abituati a misurare la redditività in rapporto a quanto investito: la metà del reddito di un'impresa se ne va in tasse nazionali, un quinto in tasse locali e per incombenze burocratiche se ne va un altro 10/15%. In tale situazione far impresa in Italia è diventato un esercizio masochista e inumano. "Va aggiunta una riflessione – aggiunge il presidente dell'Associazione della PMI - che le piccole imprese dell'artigianato e del commercio, dispongono come è naturale di poco capitale proprio, sovente inversamente proporzionali all'indebitamento, ragione per cui ottengono difficilmente credito dalle banche e lo pagano in maniera molto salata, si può comprendere benissimo che una politica di crescita non possa che passare che da provvedimenti governativi che comincino ad eliminare alcune di queste difficoltà. Occorrerebbe inoltre ridefinire nuovi indirizzi industriali e commerciali che dovrebbero sostituire o integrare quelli obsoleti, che siano in grado di rilanciare la domanda utilizzando gli incentivi fiscali e fissando rigide regole di comportamento contro l'evasione previa ridefinizione del sistema tributario". La Confartigianato spezzina vuole sottolineare che l'attuale assetto che punisce le piccole imprese individuali o s.r.l. va nella direzione inversa e invita a non fare impresa e a guardare oltre l'asticella della virtuosità fiscale. Il Documento di Economia e Finanza essendo pluriennale e a breve termine, avrebbe quindi dovuto riservare ben altra attenzione alle partite IVA destinate ad operare solo in Italia. Non averlo fatto depone negativamente sul Governo Renzi come su tutti i precedenti, per la disattenzione verso il tessuto produttivo e commerciale, mettendo a rischio ogni tentativo di ripresa e di crescita, senza la quale è a rischio la stessa pace sociale.

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Confartigianato

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Tel: 0187 286611

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www.confartigianato.laspezia.it/

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