Si riapre nella nostra realtà portuale la discussione su una delle questioni attualmente più controverse che è la nuova addizionale che le imprese dell'autotrasporto intendono imporre nel porto della Spezia a partire dalla prossima settimana.
Questi costi aggiuntivi (fee-congestion) sono giustificati come una misura necessaria per coprire i costi derivanti dalle attese ai varchi portuali dei terminal, dove gli autotrasportatori accedono per caricare o scaricare i container.
Una misura che è già stata adottata a Genova ma che nello scalo Spezzino non trova giustificazioni reali poiché il traffico e il congestionamento si sono ridotti da tempo. Sebbene alcune criticità si registrino ancora, ciò avviene solo per poche ore e in particolari giornate, quando si concentrano gli arrivi dei camion nello stesso orario.
Tuttavia, le lunghe code di un tempo, che rappresentavano un notevole volume di lavoro per tutto l'indotto, sono ormai scomparse a causa delle variazioni nei traffici marittimi e negli scali delle navi, condizionate dalle attuali dinamiche geopolitiche globali.
Gli Agenti marittimi temono che l'introduzione di questa addizionale possa rallentare l'attività del porto e aumentare i costi per i clienti finali, rendendo il porto meno competitivo rispetto ad altri hub mediterranei.
Gli Agenti Marittimi auspicano che queste questioni vengano affrontate e risolte in modo efficace, poiché il porto della Spezia potrebbe affrontare un anno davvero impegnativo, con possibili conseguenze negative per l'economia portuale e logistica.
Andrea Fontana
Presidente Agenti marittimi Porto della Spezia