È notizia fresca che Laghezza Spa ha approvato un importante piano di investimenti che porterà alla realizzazione di una nuova struttura di 6.000 mq coperti nell'area Zls di Santo Stefano Magra alla Spezia e di un nuovo hub logistico situato nell'area di Tortona. Un piano ritenuto strategico. Di cosa si tratta nello specifico?
Si tratta di espandere in maniera significativa la nostra capacità logistica sulla Spezia, dove già siamo leader di mercato e necessitiamo di nuovi spazi per continuare la crescita, e di completare i servizi che offriamo nel porto di Genova con una significativa presenza nel retro suo porto naturale, ossia l'area del basso Piemonte. Si tratta di investimenti strategici perché spingono l'azienda in una direzione di ancora più stretta integrazione fra lo storico core business ed i servizi a più alto potenziale di crescita, ossia quelli logistici.
Risale a questa estate la riconferma all'unanimità della sua Presidenza, per il prossimo biennio, dell'Associazione Spedizionieri. Nelle sue uscite pubbliche ha sempre affermato l'importanza e la funzione strategica che svolge il porto della Spezia. Qual è la situazione ad oggi?
Il Porto della Spezia è alla vigilia di una crescita infrastrutturale importante, sia nel settore container che in quello delle crociere. Purtroppo questa vigilia dura da troppo tempo, stante i numerosi rallentamenti che si sono susseguiti nel corso degli anni. Oggi sono stati sciolti i nodi che frenavano gli investimenti e guardiamo al futuro con fiducia, nella consapevolezza di godere di una posizione geografica e di un modello operativo unici in Italia per efficienza e competitività.
Laghezza SpA ha più volte ribadito l'importanza che la transizione ecologica rappresenta. In questa direzione vi siete già mossi: l'accordo siglato per il biocarburante con Enilive rappresenta un tassello importante. Investire nel processo di transizione ecologica quindi conviene?
La sostenibilità in generale conviene. Sostenibilità ambientale, sociale e di governance aziendale. La nostra azienda è qui per rimanere e si adegua ad un mondo in cambiamento dove la responsabilità sociale dell'impresa è elemento centrale nella generazione di valore aziendale durevole nel tempo.
Guardando allo scenario internazionale la situazione geopolitica ci consegna un quadro a dir poco allarmante. I conflitti militari stanno ridisegnando le nuove tratte commerciali: Suez, dove transita circa il 30% del commercio globale di container, non è più in grado, per adesso, di dare garanzie alle compagnie. Siamo dentro uno scenario di forte instabilità, qual è la sua opinione al riguardo?
La mia opinione è che stiamo vivendo in uno scenario di forte contrapposizione fra l'Occidente, con quello che questa parola significa in termini non solamente geografici ma di modello economico, sociale e politico, ed un'area che va dalla Russia alla Cina che si basa su modelli e valori diversi. Questo crea una tensione permanente ed un unico grande conflitto che va dall'Ucraina allo Yemen e potenzialmente a Taiwan passando per Israele. Un contesto difficile, all'interno del quale la logistica sta dimostrando flessibilità, resilienza e capacità di adattamento.
L'intelligenza artificiale rappresenta la sfida del nostro tempo. Una rivoluzione che sta già cambiando le nostre vite e il nostro modo di lavorare. In ambito doganale e logistico in che modo può essere utilizzata?
L' AI cambierà profondamente il nostro modo di lavorare, atteso il fatto che la maggior parte delle attività che svolgiamo comportano l'analisi e la gestione di dati nonché l'ottimizzazione dei processi, funzioni nelle quali l'intelligenza artificiale può essere di grande aiuto. Resteranno tuttavia imprescindibili la creatività e la capacità di problem solving che solo il fattore umano può garantire. Noi stiamo lavorando attivamente nel settore dell'AI e saremo certamente fra i primi ad applicarla concretamente a supporto e non certo in sostituzione delle persone.
Il suo percorso imprenditoriale è noto. I numeri di crescita delle sue aziende dimostrano che se si fa impresa con serietà e lungimiranza crescono gli investimenti e i posti di lavoro con ricadute positive per tutto il territorio. La Spezia, oggi, come la trova? È pronta a raccogliere le sfide alle quali è chiamata a rispondere?
La Spezia è una città dinamica, con un'economia in decisa espansione basata su cantieristica, difesa e porto. Prevedo un futuro positivo, a patto che vengano realizzate nuove infrastrutture materiali ed immateriali a supporto della crescita economica e che la politica dimostri coraggio e lungimiranza nelle scelte.
In chiusura, senza girarci troppo intorno, le chiedo: da imprenditore un sogno nel cassetto per il nostro territorio ce l'ha?
Certo. Io immagino una città integrata con il suo mare, con viale Italia interrato, il Lagora bonificato e navigabile e l'acqua del golfo balneabile. Difficile? Certo, ma la politica, come dicevo prima, deve essere ambizione e coraggio. Le stesse doti che noi imprenditori mettiamo quotidianamente nella gestione delle nostre aziende e che costituiscono il DNA di Laghezza spa.
