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LSCT: la nuova strategia funziona, nel 2023 superato il milione di TEUS In evidenza

di Anna Mori – Traffici in crescita a novembre e dicembre rispetto al 2022, attesi traffici intensi tra metà gennaio e i primi di febbraio. Soddisfatti anche gli altri operatori del “Sistema Spezia”.

L’inizio anno è momento di bilanci per LSCT sui risultati raggiunti nel corso del 2023 e sulle prime previsioni per il nuovo anno. Nonostante le criticità che stanno interessando il settore, secondo quanto riferito dall’Amministratore Delegato Mathieu Gasselin, l’azienda nel 2023 ha superato il milione di TEUS, precisamente 1.012.103, e a novembre e dicembre ha aumentato i traffici rispettivamente del 23% e del 12% rispetto al 2022.

Questo prima di quanto accadesse nel Mar Rosso, evento che tempo sei mesi avrà un impatto su tutti i porti, non tanto in termini di volumi, ma di concentrazione degli stessi. “A breve termine, tra il 17 gennaio e i primi di febbraio, è prevista nel nostro terminal, un’elevata concentrazione di servizi – spiega Gasselin - sono infatti stimati 17.000 movimenti, quando a novembre 2023, mese di grande aumento, ne sono stati trattati 14.000-15.000. Un picco di attività positivo, sicuramente difficile da gestire sul momento, ma non una criticità”.

Questo dimostra che i clienti continuano ad apprezzare il “Sistema Spezia” richiedendo servizi e vuol dire anche che c’è lavoro. “Ad oggi abbiamo aggiunto servizi – prosegue Gasselin - chiuso contratti e siamo in pista per rinnovarne altri fino al 2025-26. La sensazione generale non è così negativa, nonostante la crisi economica e il problema sul Mar Rosso. Ci sono solo criticità da gestire, ma potendo contare su un sistema coeso e forte e tanta esperienza di tutti gli altri operatori, questo è inattaccabile. Al di là delle problematiche che non sono controllabili da noi, il nostro Porto viene sempre più valutato positivamente dai clienti”.

Gasselin fa anche il punto sul nuovo terminal Ravano. Il progetto è confermato, l’Autorità Portuale deve concludere un’attività di bonifica bellica, LSCT ha confermato l’accordo di sottomissione della Marina del Canaletto che permette all’azienda di anticipare anche la gara senza aspettare la conclusione della bonifica, tutto per velocizzare i tempi.

Purtroppo lunedì scorso è mancato il RUP che gestiva la gara, Paolo Passino – spiega Matthieu Gasselin - Umanamente parlando, è una notizia che ci ha sconvolto. Avevamo fatto un grande lavoro con lui per accelerare il progetto, tant’è che eravamo pronti a uscire con la gara. Dovremo trovare un altro RUP per lanciare e guidare l’appalto. Il nuovo RUP dovrà studiare il progetto che è complicato, ma Paolo Passino aveva avviato bene la procedura, quindi il nuovo RUP sarà facilitato nel compito. Non posso dire quando uscirà la gara – prosegue - ma spero di non ritardare più di un mese, perché per noi il Ravano è strategico e fondamentale per poterci occupare in seguito del Fornelli che ha bisogno di lavori, spostando parte dei traffici sul nuovo molo”.

L'AD di LSCT fa il punto anche su uno dei temi più caldi di questi giorni, la questione legata alla vicenda SEALOG Asterix: “Abbiamo internalizzato tutto il personale, 113 lavoratori, oltre ai 26 del 2022 – evidenzia Gasselin - e chiuso questo processo positivamente. Ci sono poi discussioni sul lato legale, ma che non influenzano l’operatività del Porto, che continua a lavorare bene. E’ una ‘non dicussione’ dal punto di vista occupazionale”.

Gasselin sottolinea che LSCT ha sempre il supporto di tutti gli operatori del “Sistema Spezia”, dell’Autorità Portuale, del Sindaco, dei Sindacati, dimostrando che c’è veramente un allineamento su un’attività economica fondamentale, in questi ultimi mesi ancora più forte come dimostrato dai risultati, dall’aumento dei volumi e delle attività.

Confermo il fatto che esista un sistema coeso su Spezia che ha avuto un notevole slancio dall’arrivo di Mathieu Gasselin – spiega la Presidente dell’Associazione degli Agenti Marittimi Giorgia Bucchioni - si è ricostituito un sistema virtuoso, di grande confronto e sinergia, nel rispetto dei ruoli di ciascuno di noi, con l’obiettivo di continuare a promuovere il nostro Porto affinché le compagnie continuino a sceglierci”. Giorgia Bucchioni prosegue evidenziando che durante questi mesi sono stati fatti diversi incontri con armatori e compagnie e che i numeri in crescita di fine anno danno ragione al “Sistema Spezia”, una crescita in un quadro complesso che non interessa solo La Spezia, ma che è nazionale e internazionale.

Per quanto riguarda le previsioni di quest’anno – continua Bucchioni - non possono prescindere da quello che sta accadendo a Suez e in altre parti del mondo. E’ un momento difficile, ma abbiamo l’occasione di rendere il Mediterraneo non solo un ‘lago’ in uno scenario, ma un punto focale per traffici marittimi, crocieristici e mercantili, e per il turismo”.

Giorgia Bucchioni ritiene che i nostri Porti debbano essere attenzionati sempre più dal Governo e una città come La Spezia con un sistema coeso, a suo avviso, può essere davvero un interlocutore importante e  proporsi come esempio di una portualità virtuosa, affinché l’economia marittima in Italia abbia davvero un ruolo prioritario. “I nostri governanti devono prendere atto di un asset fondamentale e imprescindibile di questo Paese”.

Il Presidente nazionale dell’Associazione Centri di Assistenza Doganale Bruno Pisano esprime soddisfazione per l’impulso avuto dal “Sistema Spezia” dopo l’arrivo di Gasselin, con la ricostituzione del tavolo di regia che riunisce tutti gli operatori del Cluster marittimo spezzino, permettendo flessibilità e velocità di reazione nella gestione delle problematiche quotidiane. “L’ultimo evento del Mar Rosso – sottolinea Pisano - dimostra che viviamo in un mondo dove i cambiamenti sono quasi all’ordine del giorno e incontrollabili. Cosa fa veramente la differenza è la capacità di reazione immediata che grazie al sistema che abbiamo ricostituito alla Spezia ci permette di essere flessibili e di trovare le soluzioni necessarie per far fronte alle criticità. La questione del Mar Rosso – aggiunge - non sappiamo che impatto avrà: circumnavigare l’Africa porta costi maggiori ad esempio sui noli che impatteranno sui volumi trasportati, le merci povere difficilmente potranno permettersi aumenti, i costi sono quintuplicati rispetto a venti giorni fa”.

“In questo scenario – prosegue Pisano – non possiamo sapere se il Mediterraneo dal punto di vista logistico possa diventare un ‘lago’ all’interno del quale i servizi non entrano perché magari gli interi carichi vengono scaricati a Tangeri, questo dipenderà dalle logiche delle compagnie di navigazione a seconda della durata della crisi. Sono risposte che vanno al di là del controllo di noi operatori, l’unica risposta che possiamo dare è flessibilità e tempi di reazione veloci”.

Pisano evidenzia anche altre problematiche, ad esempio quelle legate all’introduzione del nuovo codice doganale, che sono impattanti e cambiano drasticamente tutte le modalità operative per sdoganare le merci, “ma abbiamo un sistema alla Spezia dove ognuno nel suo ambito di competenza, riesce a dare risposte di alto livello ai clienti per far si che tutti i problemi non diventino una criticità, ma vengano affrontati rapidamente”.

Alessandro Laghezza, Presidente dell’Associazione degli Spedizionieri, fa il punto evidenziando il rapporto fattivo che da decine di anni la categoria ha con LSCT. L’azienda ha infatti saputo concentrarsi sulle proprie attività, lasciando agli Spedizionieri i propri spazi, ovvero dialogare con la merce e sviluppare servizi complementari alle attività di imbarco e sbarco. “Questo flusso di merci – spiega Laghezza - ci ha dato l’opportunità di sviluppare un retroporto fondamentale a Santo Stefano Magra, dove molti di noi hanno investito ed è un asset importante perché attrae merci che portano a preferire il nostro Porto rispetto a soluzioni alternative. Lavoriamo su due fronti: LSCT attira con efficienza e servizi le compagnie di navigazione, gli Spedizionieri con la qualità di loro servizi, richiamano le merci. Dall’incontro di queste due componenti fondamentali, le navi e le merci, nasce l’efficienza di un Porto”.

Laghezza sottolinea come nell’ultimo periodo gli operatori abbiano ritrovato con il nuovo management di LSCT un dialogo costante: “Elaboriamo insieme le strategie di crescita e sviluppo del Porto e questo ci rende fiduciosi in un futuro che nel breve e medio termine presenta incertezze, ma non in un’ottica più ampia. Questo Porto è destinato ad avere una capacità produttiva maggiore rispetto all’attuale, arriveremo sicuramente a due milioni di TEUS con gli investimenti programmati a scadenza 2026, avremo la zona logistica semplificata e i nuovi investimenti logistici nell’area di Santo Stefano Magra. Ci troviamo in un’area geografica che sicuramente ci avvantaggia rispetto ad altri scali, abbiamo una connessione ferroviaria, che è la più importante del Tirreno”.

Salvatore Avena, Segretario Generale delle Associazioni del Porto, spiega che il Cluster marittimo spezzino in questo momento storico ha una grande responsabilità, ovvero costruire un nuovo modello per i prossimi anni. “Il mercato è cambiato – spiega Avena -  c’è bisogno di maggiore flessibilità dal punto di vista operativo e del lavoro. Ma soprattutto dobbiamo mettere a sistema le peculiarità che hanno reso forte il Porto della Spezia. Maggiore innovazione tecnologica che consente di gestire anche la flessibilità operativa e dare spazio alle imprenditorialità private che in questi anni hanno creato una gestione dell’ultimo miglio degli hub logistici che consentono al nostro Porto di essere valorizzato a livello internazionale. Quindi guardare al futuro con la storia che ci ha caratterizzato, ma con la responsabilità di costruire quel modello che renderà il ‘Sistema Spezia’ ancora più efficiente e in grado di gestire la resilienza e accogliere nuove sfide. Alla Spezia abbiamo le capacità, le competenze e i talenti per fare questo e il ‘Sistema Spezia’ – conclude - penso sia una fotografia avanzata di quello che rappresenta oggi il Cluster portuale italiano”.

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