Il Comune della Spezia, insieme a Università di Genova e Regione Liguria, nei giorni scorsi, ha presentato, sul primo avviso “INTERREG Italia Francia Marittimo”, la candidatura del Progetto FIRST, ovvero un'opportunità di coordinamento economico che riguarda la filiera dell’industria e della ricerca subacquea. Il bando prevede, oltre ad individuare un progetto di sinergia strategica tra operatori del settore, un finanziamento di 1.6 milioni di euro per lo sviluppo dello stesso programma.
L’obiettivo del progetto, infatti, è quello di mappare, aggregare e mettere a sistema le competenze e i fabbisogni di tutte le diverse realtà coinvolte nel settore della subacquea, sia scientifica e industriale, definendo un modello economico di riferimento per uno sviluppo transfrontaliero del settore. Nello stesso tempo il programma prevede di creare una rete permanente di collaborazione tra le varie realtà coinvolte, partendo delle specificità locali.
La Spezia ha una forte presenza radicata di aziende leader in questo settore che operano in tutto il mondo. Questa iniziativa si pone l’obiettivo di sviluppare un'occasione di coordinamento tra le imprese del settore e le principali industrie nel campo della nautica, oltre che il comparto militare e le varie autorità competenti in materia di gestione dell’ambiente e delle risorse marine.
Alla definizione di questa iniziativa hanno partecipato e lavorato, oltre ai tre partner liguri, la società Navigo specializzata in servizi per le imprese del settore nautico e l’Università di Pisa per il territorio toscano, l’ITS Fondazione MOSOS per regione Sardegna e i due partner francesi Università di Tolone, con il laboratorio COSMER specializzato in robotica subacquea, e Pole Mer Mediterranee, cluster di competitività dedicato all’innovazione e all’economia marittima.
Lo sviluppo del settore industriale, le comunicazioni, i trasporti, così come molti altri comparti della filiera legata al settore nautico, sono alla ricerca e all'attività di transizione ecologica, specialmente al contesto legato alle attività costiere, necessitano con estrema urgenza di valorizzare in modo sinergico le competenze della subacquea, scientifica e industriale. Questa realtà, inoltre, avrà un ruolo di crescente importanza anche con l’evoluzione dello sviluppo infrastrutturale delle coste (impianti industriali, impianti di generazione di energia eolica sulle coste, manutenzione di infrastrutture portuali e off shore, archeologia sottomarina, ecc.).
Con la nascita del Polo Nazionale della Subacquea per il territorio spezzino si aprono nuovi scenari e occasioni che devono essere sostenute da programmi concreti. Costruire reti e sinergie sia del comparto scientifico che industriale della subacquea, per mettere a disposizione della collettività innovazione tecnologica, sviluppo economico e lavoro, rientra negli obiettivi primari dell'Amministrazione, soprattutto alla luce dei nuovi scenari aperti dall'istituzione di questo centro nazionale di settore.
Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini dichiara: “La tecnologia della subacquea è nata nel nostro territorio, ha origini già agli albori dello scorso secolo e, nonostante gli strumenti e le tecniche si siano evolute e rivoluzionate, ancora oggi La Spezia è un punto di riferimento per questo settore. Il progetto che abbiamo presentato è importante per creare un sistema che includa tutte le realtà legate alla filiera produttiva della subacquea per valorizzarle e metterle in contatto con la grande industria e il comparto militare. Uno degli obiettivi del Polo Nazionale della Subacquea è proprio quello di concentrarsi sugli studi e sulle ricerche, per fare in modo che le tecnologie continuino ad aggiornarsi. La nostra città, che ospiterà il Polo, deve farsi trovare preparata per cogliere al meglio questa occasione e per continuare ad essere leader nel settore e nei nuovi ambiti”.
L’Assessore al Lavoro e allo Sviluppo Economico Patrizia Saccone dichiara: “È interesse del Comune della Spezia tutelare e sviluppare la presenza dell’attività subacquea e del suo indotto socio-economico nel proprio territorio che vede la presenza sia di aziende operanti a livello internazionale, sia di attività professionali e ricreative nel mondo dei servizi subacquei con indotti nel settore del turismo, della ricerca, dell’innovazione, della cultura e della tutela dell’ambiente.