Non sempre vince il più forte. Lo diceva già Darwin nel 1859 quando sottolineava che “non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.”
La grande fiducia del mondo interista probabilmente deriva anche da questa affermazione, che peraltro nei tempi ha avuto le sue eccellenti conferme. In questa particolare situazione, che vedrà protagoniste Manchester City ed Inter, è la squadra inglese a raccogliere i maggiori consensi da parte dei Bookmaker e lo rimarcano nelle quote vincente champions league che presentano una forbice decisamente importante visto che agli inglesi è riservato l’1.25 alla rappresentante italiana il 3.50, la quale peraltro si amplia ancor di più se vengono presi in considerazione solo i 90’ minuti che vedono vincenti Haaland e soci con l’1.45 contro il 6.75 interista, mentre il segno X è quotato ben 4.70.
Tutti numeri e previsioni, estremamente contrari alla formazione di Simone Inzaghi, il quale però, oltre che sulla forza comunque riconosciuta della sua squadra, può far leva anche su precedenti illustri che hanno visto cadere formazioni di altissimo profilo cadere sotto i colpi della formazione avversaria che veniva considerata come una sorta di vittima sacrificale.
Al Bayern Monaco, squadra leader del calcio tedesco ed europeo, è capitato almeno in due occasioni. Come non ricordare l’inattesa sconfitta con l’Aston Villa nella stagione 1981-1982 che da undicesima in Premier League trovò il modo di battere di misura la squadra germanica. Tedeschi che rimasero nuovamente di sasso anche nell’edizione 1986-1987 quando il Porto di Artur Jorge sorprese la favoritissima squadra di Udo Lattek subendo una clamorosa rimonta in tre minuti avviata da Madjer, il famoso ‘tacco di Allah’!
Dalle nostre parti invece è stata la Juventus a subire le maggiori delusioni in una finalissima partendo dal ruolo di grande favorita. L’undici bianconero nella storia ha perso ben sette finali, e rappresenta un dato record per il calcio europeo, e tra queste spiccano in particolare le delusioni di Belgrado con l’Ajax del 1973 decisa da Rep ad inizio gara, quella di Atene contro l’Amburgo suggellata dal gol di Magath nel 1983 e anche quella del 1997 a Monaco di Baviera contro il Borussia Dortmund che rifilò ai bianconeri un secco 3-1.
Di precedenti a cui aggrapparsi, dunque, ce ne sono e in casa interista la speranza è sempre l’ultima a morire!