Questa mattina si è tenuta la Conferenza Programmatica "Ripensare il turismo per costruire il futuro" organizzata dal Comune della Spezia. L’incontro ha visto riunite tutte le realtà del territorio della provincia della Spezia, della Lunigiana e della Garfagnana che si occupano di turismo: Comuni, Enti, Associazioni di Categoria, l’Autorità Portuale, il Terminal Crociere, la Camera di Commercio Riviere di Liguria, Confindustria, i GAL. Presente anche il Ministro del Turismo Daniela Santanché e il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Il convegno è stata l’occasione per dare il via al tavolo programmatico per il sostegno e lo sviluppo della "Destinazione Spezia".
“Gli obiettivi di questa conferenza programmatica nascono da un bisogno di questo territorio di rilanciare sul turismo, di lavorare sulla qualità dell’offerta e del prodotto, di valorizzare quello che di bello c’è nel nostro comprensorio”. Queste le prime parole dell’Assessore al Turismo del Comune della Spezia On. Maria Grazia Frijia, che ha aggiunto: “Per farlo abbiamo la necessità di confrontarci e lavorare insieme: Amministrazioni, Camera di Commercio, Associazioni di Categoria, Enti che si occupano di turismo, l’Autorità Portuale, il Terminal Crociere. Questo per ragionare su un modello che non deve essere calato dall’alto, ma deve essere un sistema che rispecchia le esigenze di questo territorio. Il gruppo di lavoro travalica i confini della provincia, aderiscono anche i sindaci della Lunigiana e Garfagnana e i GAL, perché fisiologicamente siamo vicini a quei territori e condividiamo una storia e un percorso. E’ ovvio che da qui partiamo per andare a sviluppare un modello che prevede anche un coordinamento e una regia per sviluppare un turismo del comprensorio”.
Maria Grazia Frijia ha sottolineato che La Spezia deve diventare una destinazione turistica di qualità, perché i numeri hanno dimostrato che nel 2022 sono stati superati i dati record del 2019 pre-pandemia. “Le chance le abbiamo e quindi ora dobbiamo evolverci per rendere la nostra offerta turistica migliore rispetto a quanto non sia oggi: gli ingredienti ci sono tutti, dobbiamo solo mescolarli e creare insieme un contenitore capace di rendere gustabile il nostro territorio”.
Tra gli obiettivi la destagionalizzazione. “La stagione si è allungata, da metà marzo arriva fino a metà novembre - ha concluso Maria Grazia Frijia - Ovviamente il nostro obiettivo è quello di continuare a lavorare in questa direzione. Un altro tema importante è quello della gestione dei flussi e qui entra in gioco la necessità di fare squadra con i territori. Non possiamo non valorizzare la Val di Vara che è il parco biologico più grande d’Europa. Non possiamo non valorizzare i comuni della Val di Magra: tutto questo ci serve per destagionalizzare e creare un’offerta comune, un brand turistico e soprattutto per gestire i grandi numeri del periodo di alta stagione”.
Il Sindaco Pierluigi Peracchini ha sottolineato quanto sia importante offrire ai turisti nuove emozioni e destinazioni, in modo da prolungare il loro soggiorno sul nostro territorio “perché noi abbiamo la fortuna di avere luoghi bellissimi e storici, oltre ad una tradizione enogastronomica unica al mondo. Insieme possiamo fare quella svolta che ci permette di dare risposte economiche ed occupazionali alle nuove generazioni, anche agli imprenditori che stanno investendo molto. Stiamo attraversando una fase di grande trasformazione: siamo leader della nautica, abbiamo le più importanti aziende mondiali, il più alto numero di occupati, 3.000 imprese, se le mettiamo accanto alle industrie della difesa, al porto militare, al porto commerciale significa creare un unicum di eccellenza a livello mondiale. Dobbiamo far conoscere tutto questo, aumentare la qualità e l’eccellenza dell’offerta turistica e quindi anche delle esperienze”.
Sulla necessità di fare squadra e di gestire i grandi flussi turistici si è espressa Donatella Bianchi, presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre: “Il Parco può svolgere un’azione importante di monitoraggio per poi aver quegli indirizzi strategici proprio per gestire questi flussi che iniziano a diventare veramente insostenibili. Quindi, serve una cabina di regia sia a livello locale che regionale, è necessario attivare dei tavoli presso i Ministeri del Turismo e delle Politiche Ambientali in modo da regolamentare le Cinque Terre come territorio particolare, magari anche con una nuova legge”.
“Stiamo raccogliendo dati e li raccoglieremo in tempo reale nella prossima stagione – ha aggiunto Donatella Bianchi -proprio per capire come indirizzare le esigenze dei turisti individuali e organizzare la fruizione del Parco in modo da distribuire i flussi delle persone ed evitare le resse. E’ un percorso complesso, però grazie alla digitalizzazione penso che riusciremo a trovare una soluzione a breve”.
Sulla riapertura della Via dell’Amore: “Molte attenzioni si riverseranno sulla ‘Via dell’Amore’ e il tema è che oggi lo facciamo negli altri sentieri del parco: regolamentiamo il numero di turisti, regimentiamo il numero dei gruppi per cui c’è un tema di organizzazione a monte. Per la Via dell’Amore si parla di prevedere un accesso su prenotazione, poi la gestione dipenderà dal Comune di Riomaggiore. Ci sarà un lavoro congiunto per evitare che le persone che arrivano debbano rinunciare ai percorsi per i quali sono arrivati nel nostro territorio, magari facendo un lungo viaggio. I sistemi già ci sono e noi li applichiamo ogni giorno sui nostri sentieri contando e monitorando gli accessi e riducendoli quando la pressione è eccessiva”.
Anche il presidente Toti ha evidenziato la necessità di gestire i flussi una volta riaperta la Via dell’Amore: “La via dell’Amore è uno dei nostri più bei gioielli e vi abbiamo investito più di 20 milioni di euro per riaprirla, la maggior parte fondi regionali e un cantiere molto complesso che arriverà al primo stato di avanzamento in questa primavera con una prima apertura parziale, e l’anno prossimo la riapertura totale di quel percorso che sicuramente andrà gestito con flussi controllati, su questo stiamo lavorando con il Sindaco di Riomaggiore e il Parco delle Cinque Terre per mettere in campo tutti gli strumenti”.
Giovanni Toti ha poi concluso spiegando che la stagione che si sta aprendo, per numeri e previsioni, si preannuncia migliore di quella dello scorso anno. “Già ci ha visto superare, in anticipo su tutta Italia, i dati del 2019. E’ segno che le politiche di promozione del territorio, di investimento e di miglioramento dell’offerta turistica stanno funzionando bene. La nostra consapevolezza è che il turismo è una vera e propria industria del paese, che integra in sé l’agroalimentare, la cultura, tutti i rami di impresa che sono sinergici e fanno parte dell’offerta turistica del territorio. La Liguria cresce tutta, da Ventimiglia a Sarzana, sa utilizzare al meglio le sue bellezze, sia naturali che culturali, abbiamo bisogno di investire sempre di più in qualità, di formare sempre di più il lavoro in questo settore, e lo stiamo facendo. Abbiamo bisogno di sostenere, unici in Italia, con un patto del lavoro sul turismo, l’allungamento dei contratti e la stabilizzazione del lavoro nel turismo, e anche questo lo stiamo facendo. Parlare di turismo significa parlare di una gigantesca ruota che messa in moto può creare davvero molta ricchezza”.