Nell'assoluta consapevolezza che, nel contesto di crisi che grava sulle aziende, le stesse non sono in grado di sostenere ulteriori costi, le associazioni aderenti a Rete Imprese Italia si sono attivate per aprire una vera e propria fase concertativa con le amministrazioni comunali che, in questo periodo, stanno procedendo all'elaborazione dei regolamenti attuativi per la nuova imposta, alla determinazione di costi e tariffe e alla determinazione del numero e scadenze delle rate, con lo scopo di cercare di mitigare i costi della Tares.
Nei primi incontri effettuati con alcuni Comuni, ci preme evidenziare, che sono state individuate alcune opportunità che possono determinare eventuali riduzioni o agevolazioni.
Tra le più interessanti quella riguardante le imprese che smaltiscono in proprio rifiuti speciali, rifiuti assimilati (a solo titolo di esempio citiamo gli olii esausti per ristoranti, ma anche per le officine, gli scarti della lavorazione della carne, i rifiuti taglienti e pungenti per i centri estetici, ecc.). Per ottenere questa riduzione i Comuni, che ad oggi l'hanno prevista nel proprio regolamento, chiedono la presentazione della copia del contratto di smaltimento del rifiuto e/o il modello MUD.
Altre agevolazioni o riduzioni possibili, sono quelle riguardanti le attività stagionali, il mancato svolgimento del servizio, la distanza dal cassonetto (nella maggior parte dei casi oltre 500 metri).
E' nostro obbiettivo prioritario è l'individuare altre agevolazioni o riduzioni e, nel contempo, lavorare affinché in tutti i comuni tali agevolazioni siano contemplate nei regolamenti. Siamo consapevoli che la nostra azione potrà solo mitigare l'impatto di questo nuovo balzello e non impedirà una nuova pesante stangata per le nostre imprese; per questo Rete Imprese Italia chiede una urgente revisione della normativa di riferimento onde evitare un colpo mortale al sistema delle imprese.
Angelo Matellini Giuseppe Menchelli Roberto Martini Roberta Mazzi