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Crédit Agricole in Italia: utile netto a 564 milioni di euro nel primo semestre 2022

Il Gruppo è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con circa 17.000 collaboratori e 5,3 milioni di clienti.

Il Gruppo Crédit Agricole in Italia ha registrato nel primo semestre 2022 un risultato netto aggregato di 564 milioni di euro (+12% a/a), di cui 438 milioni di pertinenza del Gruppo Crédit Agricole.

L’attività commerciale continua a essere dinamica, con un Totale dei Finanziamenti all’economia pari a 93,7 miliardi di euro e una Raccolta Totale1 che si attesta a 311 miliardi di euro.

Il Crédit Agricole è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con circa 17.000 collaboratori e circa 5,3 milioni di clienti grazie ad un Gruppo composto, oltre che dal Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, anche dal Corporate e Investment Banking (CACIB), e dalle società di Servizi Finanziari Specializzati (Agos, FCA Bank), Leasing (Crédit Agricole Leasing, parte del Gruppo Bancario) e Factoring (Eurofactor), Asset Management e Asset Services (Amundi, CACEIS), Assicurazioni (Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Crédit Agricole Creditor Insurance) e Wealth Management (CA Indosuez Wealth Management in Italia e CA Indosuez Fiduciaria).

La stretta collaborazione tra le società operanti nelle diverse aree di business, garantisce al Crédit Agricole di operare nella penisola con un’offerta ampia ed integrata, a beneficio dei propri clienti e di tutti gli attori economici.

Consolidata crescita della redditività

I risultati del primo semestre 2022 dimostrano la capacità del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia di generare utili in continuità con gli esercizi precedenti grazie ad un modello di business equilibrato e diversificato. L’utile netto consolidato raggiunge 256 milioni (+32% a/a adjusted1) e si attesta a 235 milioni di euro (+28% a/a4) includendo gli oneri derivanti dall’acquisizione di Creval.


Sostegno a imprese e famiglie
L’attività commerciale evidenzia nei primi sei mesi del 2022 risultati positivi sulle principali linee di business, risultati rafforzati anche dal progressivo allineamento dell’attività commerciale di Creval agli standard del Gruppo. Inoltre, continua a crescere nel semestre l’apprezzamento dei Clienti per Crédit Agricole Italia, con Indice di Raccomandazione del Cliente in ulteriore miglioramento. Di seguito le principali evidenze:
- crescita della base clienti con 82 mila nuovi clienti acquisiti (+5% a/a), di cui 46 mila solo nel secondo trimestre;
- collocati 5 miliardi di prodotti legati al wealth management, con un equilibrato asset mix tra il segmento bancassicurativo (2 miliardi) e risparmio gestito (3 miliardi);
- decisa evoluzione dei volumi intermediati di credito al consumo (+35% a/a e +21% 2T-22/ 2T-21) e dei premi delle polizze ramo danni (+9% a/a), che beneficiano della digitalizzazione dei processi e del potenziamento dei servizi di consulenza assicurativa;
- erogato 1 miliardo di crediti fiscali “Ecobonus” (x2,2 vs. dic-21);
- forte spinta alla digitalizzazione con le vendite a distanza che rappresentano il 35% del totale vendite registrate nel semestre.

Al fine di poter rafforzare ulteriormente il posizionamento sul business Agri-Agro, su cui CAI presenta già una quota di Mercato pari a quasi l’8%5, nel corso del primo semestre ’22 è stata costituita una nuova Business Unit dedicata allo sviluppo integrato di questo settore e delle relative filiere. Nel corso del semestre sono stati anche finalizzati importanti accordi con diverse Associazioni di riferimento del settore agricolo, sia a sostegno dell’emergenza idrica e dei costi delle materie prime sia per il sostegno alla transizione energetica ed ecologica delle aziende agricole mediante nuovi prodotti dedicati.

Dinamiche dei volumi:
- finanziamenti verso clientela trainati dall’Agri-Agro, comparto caratterizzante per il Gruppo, che si conferma in crescita con impieghi in aumento del +4% vs dic-21. In aumento anche la quota di mercato del comparto mutui che raggiunge il 7,0%5, con un incremento di 90bps vs. dic-21 della quota delle richieste di nuovi mutui.
- risparmio gestito condizionato negativamente dall’andamento dei mercati finanziari. Lo stock, al netto dell’effetto mercato, evidenzia un aumento del +2% vs dic-21, sostenuto dalla dinamica positiva dei flussi netti (+1 miliardo da inizio anno), e dalla componente assicurativa che ha contenuto la flessione rispetto all’andamento dei mercati;
- raccolta diretta influenzata principalmente dalla riduzione delle componenti meno stabili, in coerenza con la strategia di ottimizzazione della liquidità, a fronte di una sostanziale stabilità della raccolta da clientela privata.

Crescita dei ricavi e contenimento degli oneri
I proventi registrano una leggera flessione (-1% a/a adjusted6) pur evidenziando un progressivo miglioramento in corso d’anno: i ricavi core2 del 2T-22 sono in aumento sia rispetto al 1T-22 (+2,1%) che al 4T-21 (+1,1%). Positiva la performance delle commissioni (+1% a/a adjusted), che superano il 50% di incidenza sui ricavi core, a conferma di uno sviluppo dei servizi a maggior valore aggiunto per i clienti; la crescita è comune ai principali comparti, con particolare incremento della componente tradizionale (+7% a/a adjusted).
I costi operativi adjusted sono in contrazione del -4% a/a1, favoriti da un’attenta politica di gestione volta al contenimento degli oneri, oltre che per le crescenti sinergie derivanti dalla fusione di Creval in Crédit Agricole Italia ad aprile 2022. Efficienza operativa in miglioramento con un rapporto cost/income che si attesta al 59,6%7.

Attenzione alla qualità degli attivi e solidità patrimoniale
Il costo del credito adjusted evidenzia una significativa contrazione (-42% a/a vs 1S-21), per effetto di flussi di ingresso a default su livelli estremamente contenuti, traducendosi in un miglioramento dell’incidenza delle rettifiche sugli impieghi a 33bps.
L’incidenza dei crediti deteriorati netti è pari al 2,1%, mentre si attesta al 3,4% l’incidenza dei deteriorati lordi. Ante rappresentazione delle regole contabili relative alle attività finanziarie classificate come POCI8, si mantengono stabili le coperture del portafoglio non performing al 53,3%, mentre quelle delle sofferenze sono pari al 77,3%.

Ulteriore rafforzamento della posizione patrimoniale, che beneficia della conversione delle DTA a seguito della fusione di Creval con un Common Equity Tier 1 consolidato a 13,1%3, ed un Total Capital Ratio pari al 18,8%3 con livelli di capitale ampiamente superiori rispetto ai requisiti minimi assegnati dalla BCE per il 2022. Elevato anche il livello di liquidità con LCR pari al 283%.
A dimostrazione della solidità del Gruppo, Moody’s ha confermato il rating di Crédit Agricole Italia a Baa1 con outlook stabile, al livello più alto del sistema bancario italiano.

Integrazione con Creval
A fine aprile la fusione per incorporazione di Creval in Crédit Agricole Italia ha sancito la piena integrazione di Creval all’interno del Gruppo.
È stata portata a termine la migrazione informatica a seguito della quale tutti i sistemi operativi interni e di distribuzione sono stati uniformati a quelli della Capogruppo.
Il passaggio al nuovo modello di distribuzione Crédit Agricole ha già prodotto risultati positivi sui principali segmenti dell’offerta alla clientela, che può beneficiare pienamente dell’intera gamma dei servizi e prodotti offerti dal Gruppo.

Centralità del cliente e Offerta Digitale
Crédit Agricole Italia ha proseguito anche nel 2022 l’implementazione di servizi innovativi per proporre ai clienti un’operatività omnicanale completa e competitiva sul mercato.
Con riferimento all’indice di digitalizzazione, si è registrata una crescita dei clienti attivi in App pari al 30% anno su anno, la quale ha permesso di raggiungere un tasso di clienti digitalizzati dell’80%. Sono aumentate significativamente anche le operazioni a distanza in App e Web Collaboration, che registrano volumi pari a +130% rispetto all’anno precedente.
Crescono del +36% a/a i clienti under 25 acquisiti online grazie alla nuova modalità di identificazione tramite Videoselfie, che permette l’apertura del conto in 24 ore, garantendo all’utente un processo semplice e fluido.

Gli Ecosistemi “Le Village”
Le Village by CA Triveneto si affiancherà a quelli di Milano e Parma, che contano oggi oltre 100 startup e 60 aziende partner, e sarà inaugurato ufficialmente il prossimo settembre. L’ecosistema del Triveneto conta già 17 aziende partner del territorio, 45 abilitatori e 27 startup; lo scorso aprile si è conclusa la prima call4startup ufficiale, dedicata alla ricerca di realtà innovative ad alto valore tecnologico.
A maggio Crédit Agricole Italia ha lanciato la seconda edizione di "Nowtilus – Sea Innovation Hub", il primo percorso ligure di incubazione per start-up, dedicato al sostegno dell’innovazione e delle tecnologie legate all’economia del mare.

Impegno per le persone e Formazione
Nel primo semestre 2022 il Gruppo CA Italia, in linea al programma di rinnovo generazionale “Next Generation”, ha realizzato circa 290 assunzioni. Grande attenzione è stata posta alla diversificazione dei profili: numerosi gli Atenei di provenienza che - grazie a consolidate partnership con Università di eccellenza su tutto il territorio nazionale - hanno consentito di inserire, accanto a giovani laureati in ambito economico-giuridico, anche profili di estrazione umanistica, STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics) e digital.
Prosegue l’attenzione per la formazione delle persone: nel primo semestre 2022 sono state erogate oltre 172.000 ore formative, coinvolgendo la quasi totalità della popolazione aziendale, attraverso la piattaforma di e-learning Digital Academy, che mette a disposizione oltre 850 corsi, offrendo una formazione online personalizzata.
Si è mantenuto forte il focus sui temi di Diversity&Inclusion, per rafforzare uno stile di leadership distintivo per le donne, conoscendo e affrontando i bias legati al gender. È stata aggiornata la “Carta del Rispetto”, per consolidare la sensibilizzazione verso tutte le componenti della D&I, oltre al genere, come età, nazionalità, orientamento sessuale, disabilità.
L’attenzione per le persone è attestata dal riconoscimento “Top Employers” ricevuto per il 14° anno consecutivo, posizionandosi ancora una volta all’interno del prestigioso gruppo di aziende internazionali che hanno raggiunto i più elevati standard nella gestione del personale.

Impegno per il sociale e la sostenibilità
Nel 2022 il Gruppo ha ampliato ulteriormente le iniziative in ambito di Sostenibilità, prestando particolare attenzione a tre tematiche di mobilitazione collettiva: agire in chiave sostenibile per il clima e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio; rafforzare la coesione e inclusione sociale; agevolare una transizione agri-agro.
I primi 6 mesi del 2022 hanno visto la pubblicazione di 11 nuovi progetti su CrowdForLife, il portale di crowdfunding del Gruppo, su temi quali: inclusione, educazione, sanità, sport e cultura. Tra queste, due in particolare sono state dedicate a supportare la situazione emergenziale in Ucraina: una a livello nazionale insieme a Save the Children per garantire protezione e aiuti immediati ai bambini e alle loro famiglie coinvolte nel conflitto in Ucraina. L’altra, in collaborazione con l’Emporio della Solidarietà, per garantire alimenti, beni di prima necessità, materiale scolastico, oltre ad assistenza psicologica e sanitaria, alle famiglie ucraine in fuga dalla guerra accolte nella provincia della Spezia e in Lunigiana.


In data 26 luglio 2022 il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, presieduto dal Presidente Ariberto Fassati e su proposta di Giampiero Maioli, CEO del Gruppo e Senior Country Officer di Crédit Agricole in Italia, ha approvato i risultati economici e finanziari del primo semestre 2022.
Le principali società che compongono il Gruppo sono Crédit Agricole Italia S.p.A.(capogruppo), Crédit Agricole FriulAdria S.p.A., Crédit Agricole Group Solutions S.C.p.A. e Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l., consolidate integralmente.

SINTESI DATI DI GRUPPO

Dati economici
- Risultato netto consolidato pari a 256 milioni (+32% a/a adjusted1) e a 235 milioni di euro (+28% a/a4) includendo gli oneri derivanti dall’acquisizione di Creval.
- Ricavi a 1.265 milioni di euro (-1% a/a adjusted6).
- Oneri Operativi a 792 milioni di euro (-4% a/a adjusted).
- Rettifiche su crediti a 102 milioni di euro (-42% a/a adjusted).

Dati patrimoniali
- Patrimonio netto di Gruppo a 7,4 miliardi di euro (+1,3% vs dic-21).
- Impieghi verso clientela pari a 64,5 miliardi (-0,7% vs dic-21).
- Raccolta diretta pari a 70,6 miliardi di euro (-5,4% vs dic-21).
- Raccolta gestita pari a 49,6 miliardi di euro (-5,9% vs dic-21).

Ratio di Gruppo
- Incidenza deteriorati lordi e netti rispettivamente pari a 3,4% e 2,1%.
- Copertura deteriorati a 40,7% (53,3% ante rappresentazione POCI8).
- Common Equity Tier 1 Ratio Fully Loaded a 13,1%3.
- Total Capital Ratio a 18,8%3.
- LCR pari a 283%.

I RISULTATI DI CONTO ECONOMICO DEL 1S 2022
Per garantire la comparabilità dei risultati economici del 1S2022 rispetto al 1S2021, le voci di conto economico relative al primo semestre 2021 sono state rideterminate adjusted includendo le componenti del Gruppo Creval dal 1 gennaio 2021, per il periodo precedente all’ acquisizione.
I proventi operativi netti si attestano a 1.265 milioni di euro, con una flessione limitata al -1%6 adjusted rispetto all’anno precedente escludendo i ricavi non ricorrenti del 1S 2021 sul perimetro Creval.

Gli interessi netti ammontano a 607 milioni di euro, in calo del -3% a/a adjusted rispetto all’esercizio precedente: l’andamento risulta influenzato dal venir meno del time value a seguito della cessione di crediti deteriorati avvenuta a fine 2021 e dal rallentamento delle erogazioni di mutui residenziali con una dinamica in miglior tenuta rispetto al mercato. Nel confronto trimestrale, il margine 2T-22 evidenzia una crescita sia rispetto al 1T-22 che al 4T-21 grazie anche ai primi effetti del rialzo tassi.

Le commissioni nette sono pari a 610 milioni di euro, in aumento del +1% a/a adjusted, con una crescita comune sia alla componente “tradizionale” (+7% a/a) che alla componente “gestione, intermediazione e consulenza” (+1% a/a). Il comparto commissionale nel semestre ha superato l’apporto degli interessi netti ai ricavi, a conferma di una maggior resilienza nei contesti meno favorevoli grazie alla progressiva maggior incidenza della componente ricorrente relativa a servizi resi su base continuativa alla clientela.

Il risultato dell’attività finanziaria ammonta a 31 milioni di euro, che si confronta con i 39 milioni di euro dell’anno precedente adjusted.

Gli oneri operativi ammontano a 754 milioni di euro, in calo del -3,4% a/a7 adjusted, principalmente dovuto alla riduzione delle spese amministrative che beneficiano di azioni di razionalizzazione oltre che delle sinergie derivanti dall’integrazione di Creval. Includendo il contributo al Fondo di Risoluzione Unico (FRU) per 38 milioni di euro, gli oneri operativi complessivi ammontano a 792 milioni di euro, in riduzione del -3,6% a/a adjusted.
Per effetto della dinamica di ricavi e costi, il risultato della gestione operativa, pari a 473 milioni di euro, evidenzia un aumento del +3% a/a adjusted.

Le rettifiche di valore nette su crediti si attestano a 102 milioni di euro, evidenziando una significativa diminuzione rispetto al dato del 1S 2021 (-42% a/a adjusted). Il costo del credito (rapporto fra le rettifiche di conto economico e l’ammontare dei crediti netti verso la clientela), risulta pari a 33 bps, anche grazie alle operazioni straordinarie di de-risking realizzate nel 4T-21.
L’utile netto consolidato si attesta a 256 milioni di euro (+32% a/a adjusted1). Includendo gli oneri derivanti dall’acquisizione di Creval (pari a 20 milioni di euro al netto delle imposte) il risultato del primo semestre si attesta a 235 milioni di euro e se si confronta con un risultato civilistico del 1S2021, non comprensivo del badwill relativo all’acquisizione di Creval, il risultato del 1S 2022 registra una crescita del +28% a/a4.

LO STATO PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2022
Le masse totali risultanti dalla somma di impieghi, raccolta diretta e risparmio gestito si attestano a 185 miliardi di euro.
Gli impieghi verso la clientela9 ammontano a 64,5 miliardi di euro, complessivamente stabili rispetto a dic-21 (-0,7%). Tale dinamica è dovuta principalmente al rallentamento delle nuove erogazioni di mutui residenziali, comunque in maggior tenuta rispetto ad un mercato in contrazione, e del venir meno delle misure straordinarie di sostegno del governo al comparto imprese, a fronte della crescita del comparto agri-agro. L’aggregato non comprende l’effetto positivo derivante dalla crescita dei crediti fiscali “Ecobonus”, con uno stock che raggiunge circa 1 miliardo, in aumento di x2,2 vs dic-21, contabilizzato nella voce “altre attività”.

La qualità del credito – considerando il perimetro con rappresentazione delle regole contabili relative alle attività finanziarie classificate come POCI8 – evidenzia uno stock pari a 2,3 miliardi di euro prevalentemente composto da UTP, pari al 78% del comparto, caratterizzati da un minor profilo di rischio rispetto alle sofferenze che rappresentano il 20% del comparto (2% i past due). Le incidenze lorde e nette sono rispettivamente pari al 3,4% ed al 2,1% in linea con dic-21. Il livello di coperture si attesta al 40,7% (53,3% ante applicazione POCI), in aumento rispetto al 38,2% di dic-21.

 

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Crédit Agricole

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Tel.:   +39 0187 773111
Fax:  +39 0187 773328

www.credit-agricole.it/

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