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Il Progetto Miglio Blu è l’occasione per dare visibilità al primato della nautica spezzina a livello internazionale In evidenza

di Anna Mori - Il convegno “La Spezia, la nautica, il mare: presente e futuro”, organizzato dal Comune della Spezia nell’ambito del progetto strategico Ma.R.E., è stata l’occasione per fare il punto anche sul Miglio Blu.

Molto partecipato il Convegno “La Spezia, la nautica, il mare: presente e futuro”, organizzato a Porto Lotti nell’ambito dell’Azione Pilota “La Rete per il Lavoro” di cui il Comune della Spezia è soggetto attuatore per il Progetto strategico Ma.R.E. L’evento è stato un’opportunità di confronto tra istituzioni, territorio e operatori economici sulla Blue Economy come occasione di sviluppo. I presenti hanno fatto il punto sul Progetto Miglio Blu e il rapporto della filiera della nautica con il territorio, il settore della ricerca e la subacquea, la grande nautica durante tre differenti momenti di discussione moderati dal giornalista Nicola Porro.

Il Progetto Miglio Blu è l’opportunità per dichiarare a livello internazionale il primato della Spezia nel settore della nautica, l’impatto economico stimato è di 20 – 30 milioni di euro da oggi al 2030. “Abbiamo un patrimonio e un potenziale enorme, i cantieri tra i più importanti al mondo – ha commentato l’Assessore Giacomelli - è necessario comunicarlo e farlo sapere alla città affinché ne acquisti sempre più consapevolezza. Oggi tiriamo le somme di un lavoro portato avanti in questi cinque anni.

Il Miglio Blu è nato come progetto complesso ed è stato difficile in un primo momento capire quale potesse essere il metodo e gli strumenti per svilupparlo. Ci siamo dati degli obiettivi: innanzitutto promuovere l’immagine del territorio, creando un marchio che potesse essere esportato, parlare di Miglio Blu a Dubai, al Salone Nautico di Genova, presentarlo anche sul nostro territorio perché non è chiaro a tutti che la nautica sia una grande opportunità.

Ulteriore obiettivo è stato quello di prevedere un piano di interventi sulle infrastrutture e sull’attrattività del nostro territorio. Sono processi che richiedono tempo, si deve cambiare un po' la cultura di un territorio. E’ una bella sfida essere riusciti a mettere insieme oggi in questo incontro aziende, Marina Militare, istituzioni, ma abbiamo capito che c’è un’identità di obiettivi. Il ruolo del Comune è quello di coordinare i gruppi di lavoro”.

Il Miglio Blu è un progetto strategico volto a creare un distretto nautico riconosciuto a livello internazionale. Parte dal cuore della città, centro di insediamento delle più importanti realtà della nautica. Antonini Navi, Fincantieri, The Italian Sea Group, Cantieri della Spezia, Baglietto, Ferretti, San Lorenzo, l’indotto e i professionisti del refitting, dove la tradizione si fonde con l’innovazione. Eccellenze per la ricerca internazionale, la sicurezza e la difesa. Aree in continua trasformazione ad uso diportistico e porti turistici come Porto Lotti e Porto Mirabello, riferimento per armatori ed equipaggi internazionali.

Il Miglio Blu è anche un tratto di costa che vedrà interventi di riqualificazione urbana per migliorare e potenziare l’immagine del territorio, con la creazione di nuovi parcheggi, la manutenzione stradale del tratto di fronte ai cantieri e la realizzazione di una pista ciclabile. Interventi pianificati anche nell’intera città che comprenderanno nuovi servizi e strutture ricettive, pensiamo ad esempio al waterfront e alla nuova stazione crocieristica. La forza del progetto è la creazione di un distretto che integri l’industria nautica, con il sistema della formazione e i centri di ricerca per creare un network funzionale, un’opportunità per trasferire competenze tecnologiche e sviluppare il tessuto imprenditoriale.

Valorizzare l’offerta del territorio significa anche saper accogliere un turismo nautico di alto livello con servizi di estrema qualità, offrire esperienze da vivere in armonia con il territorio. L’obiettivo è anche quello di attrarre investitori, turisti e giovani talenti.

“Cinque anni fa quando abbiamo pensato al Miglio Blu, abbiamo pensato ad uno sguardo internazionale della nostra città – ha commentato il Sindaco Peracchini - capendo che avevamo delle eccellenze che andavano messe a sistema, valorizzate e supportate in un percorso di grande competitività a livello globale. Parlare di un’imbarcazione ormai vuol dire parlare di tecnologie, di nuovi sistemi di propulsione, di comunicazione, difesa, nuovi sistemi turistici di qualità e ospitalità. Abbiamo cercato di sviluppare assieme alle aziende una rete che parte dal Polo Universitario che forma i ragazzi che andranno ad occuparsi in queste aziende leader, alcune quotate in borsa”.

Ma quale è lo scenario presente e le prospettive per il futuro? Vediamolo direttamente da chi è intervenuto al convegno.

“La Spezia è la prima provincia in Italia per la Blue economy – ha dichiarato Mario Sommariva Presidente ADSP del Mar Ligure Orientale - Blue Economy vuol dire ogni tipo di attività economica, ogni uso economico del mare. Questo ci deve motivare a restare primi e quindi impegnarci a fare ancora meglio. Per l’ADSP la cantieristica è un settore economico di straordinaria importanza, i cantieri lungo il tratto del Miglio Blu superano il miliardo di fatturato, occupano oltre 1200 lavoratori diretti con moltiplicatori sugli indiretti e gli indotti. Abbiamo un volano economico straordinario.

Il pubblico deve sostenere questo settore, contribuendo in un territorio dove gli spazi sono molto stretti, come soggetti pubblici dobbiamo collaborare con le altre istituzioni per creare le condizioni per ulteriore crescita. Intervenire sul tema della viabilità, dei parcheggi. Grazie ad un nostro progetto, la nautica spezzina potrà giovarsi presto di un impianto di produzione e distribuzione di idrogeno e quindi sarà possibile anche la sperimentazione”.

“Credo che bisogna prendere esempio dall’Intuizione del Miglio Blu – ha commentato Enrico Lupi Presidente della CCIAA Riviere di Liguria - che mette insieme imprese, enti pubblici, associazioni di categoria, la formazione e dà una visione internazionale con un potere di attrazione fortissimo. E’ molto interessante questa nuova visione di far compenetrare la filiera della nautica con la città. Parliamo ad esempio del nuovo waterfront di spazi che saranno integrati nella città per lo sviluppo della medesima e il miglioramento della ricettività. La cantieristica italiana è specializzata e si distingue nel mondo proprio per la professionalità degli addetti. La commistione del civile e militare è uno stimolo, innovazione e ricerca continua che ci mette ai primi posti al mondo”.

“Auspico che con il Miglio Blu finalmente la città possa prendere coscienza di quanto questo settore sia importante per la crescita economica del nostro territorio – è intervenuta Federica Maggiani Vicepresidente di CNA - Per molto tempo il nostro Golfo è stato rappresentato dallo sviluppo del porto mercantile e militare, tutto il resto dell’economia del mare è stato a mio avviso trascurato. Il settore nautico si è andato irrobustendo , siamo la prima provincia in Italia per numero di imprese che si occupano di economia del mare, la seconda per numero di addetti, la quinta per l’incidenza del valore aggiunto. Quindi il Miglio Blu è quell’opportunità indispensabile per poterci definire distretto nautico di livello internazionale, con i cantieri e tutte le imprese dell’indotto che rappresentano il 90% della filiera. Nautica nel nostro territorio vuol dire anche tutta una serie di operatori che vanno dal Refitting, ai porticcioli, alla subacquea, al turismo”.

L’incontro è stata l’occasione per confrontarsi anche sul tema della Subacquea, altro settore la cui identità si sta consolidando sul nostro territorio, confermandone tradizione storica e vocazione, anche con la creazione del Polo Nazionale della Subacquea proprio nella nostra città. “Il Polo Nazionale della Subacquea intende rafforzare le attività di ricerca e sviluppo – ha commentato il Contrammiraglio Vito Lacerenza - mettendo a sistema le competenze di diversi attori, quali la Marina Militare, l’industria, la ricerca e l’Università, nell’ambito della subacquea che è parte integrante di quegli spazi marittimi vitali per lo sviluppo e la sicurezza del Paese. Sul fondo dei mari si snodano importanti arterie di trasporto di energia e dati.

Si prevede la costituzione del Polo della Subacquea alla Spezia per tutte le realtà presenti, ma anche perché la stessa Marina Militare è presente con l’Arsenale, con il Centro di Supporto e Sperimentazione Navale (CSSN) e collabora con il Centre for Maritime Research and Experimentation della Nato. Quando si parla di ricerca nel settore della subacquea, si parla di tecnologie, energie, propulsione, sistemi di navigazione e posizionamento, materiali ecosostenibili, nanotecnologie, intelligenza artificiale, tutte applicazioni che sono utilizzate anche nel settore civile”.

“Con il Distretto della Subacquea ci riappropriamo della nostra storia – ha aggiunto il Sindaco Peracchini - Qui alla Spezia sono stati inventati i missili, i siluri, i Palombari sono nati qui per diversi motivi. Oggi sul nostro territorio ci sono molte imprese che lavorano nel settore della subacquea e sono fondamentali per la ricerca e l’innovazione, perché tutte queste tecnologie utilizzate primariamente nel militare, diventano importanti anche per il civile, ad esempio nel settore del turismo con i diving”.

Sul tema della Subacquea si è espresso anche Carlo Festucci Segretario Generale AIAD: “Alla Spezia abbiamo creato un gruppo di lavoro per la subacquea. Decenni fa il mondo guardava allo spazio come la frontiera del futuro. Oggi, la frontiera è sott’acqua. Non ci sono solo le infrastrutture da difendere, ma anche le miniere che un tempo erano sulla terra, i giacimenti, tutto quello che ci manca lo troveremo sotto il mare.

Questa è la ragione per cui il Polo della Subacquea è strategico. Sarà necessario trovare risorse e spenderle bene e che vadano a frutto per le Imprese, grandi e piccole, affinché possano crescere e diventare il valore della catena e far vedere che siamo competitivi a livello internazionale. E su questo è necessario fare sistema di qualità che metta insieme qualitativamente e quantitativamente risorse e menti pensanti”.

Sulla necessità di fare sistema è intervenuto anche Lorenzo Forcieri, Presidente del Distretto Ligure delle Tecnologie Marine: “C’è un grande bisogno di fare sinergia e di mettere a sistema le competenze presenti sul territorio. Oggi siamo nel momento in cui c’è uno scambio reciproco di tecnologia tra civile e militare. Bisogna ancora lavorare sulla qualità dell’accoglienza, perché la nautica ha una clientela di un certo tipo e noi dobbiamo offrire servizi adeguati, altrimenti i clienti acquistano e si spostano in altre zone, dobbiamo trovare il modo di trattenerli sul territorio”.

Alla Spezia creare un distretto nautico internazionale significa quindi anche saper accogliere un turismo nautico di alto livello con un’offerta qualificata. Il Miglio Blu intende sviluppare e rafforzare anche le strutture ricettive per equipaggi, clienti dei cantieri e turisti rendendo la città un polo attrattivo. “Il tema dell’accoglienza è un tema fondamentale – ha aggiunto il Sindaco Peracchini - Per quanto riguarda le infrastrutture, grazie al progetto abbiamo realizzato già azioni di riqualificazione dell’area attorno ai cantieri, e altre saranno realizzate. I lavori sono a metà, prossimamente verrà appaltata anche la seconda parte. Inoltre fra poco tempo cominceranno i lavori per il waterfront che prevedono anche la creazione di un hotel a 5 stelle”.

La Spezia occupa oggi una posizione distintiva nella Blue Economy, e in particolare nella nautica, ambito strategico per un progetto territoriale competitivo, che parte dal centro di insediamento di aziende leader della cantieristica e della filiera nautica. Saverio Cecchi Presidente Confindustria Nautica: “Tra il 2015 e il 2019 la crescita nel settore della nautica è stata a due cifre, il 2020 è stato l’anno della pandemia e del lockdown, ma nonostante tutto abbiamo tenuto il fatturato del 2019. Nel 2021 la crescita è stata di oltre il 25%, raggiungendo un fatturato di circa 6 miliardi di euro, molto vicino al massimo raggiunto nel 2008.

Siamo leader mondiali dei superyacht, nelle unità pneumatiche, negli accessori, nella componentistica. Esportiamo l’86% del nostro fatturato. Nel 2022 su 1024 nuove imbarcazioni circa 530 verranno costruite in Italia. Siamo primi nel mondo perché abbiamo la migliore manodopera specializzata, i migliori imprenditori, i migliori manager, i migliori designers. Abbiamo le eccellenze qui in Liguria. Creeremo presto un unico distretto con la Provincia di Lucca, Confindustria nautica predisporrà un protocollo che i Governatori Toti e Giani firmeranno durante il SATEC il 21 maggio prossimo”.

“La realizzazione del Progetto Miglio Blu ha una grande valenza – ha commentato Mario Gerini Presidente Confindustria La Spezia - soprattutto per la riconoscibilità di questo tratto di costa. Siamo passati da una provincia che aveva come fattore principale del valore aggiunto le aziende del settore della Difesa. Poi siamo passati ad uno sviluppo che ha portato il Porto della Spezia ad una posizione di valenza a livello nazionale e ora siamo passati negli ultimi due decenni al settore della nautica che si è sviluppato a tal punto da portare La Spezia a diventare la prima provincia a livello nazionale”.

Massimo Perotti San Lorenzo: “Da oggi c’è un nuovo primato. La capitalizzazione in borsa delle aziende italiane con l’entrata di Ferretti in borsa è pari a 2,5 miliardi ed è la prima al mondo, il fatturato di aziende quotate è pari a 2 miliardi ed anche questo è primo al mondo. Andiamo ad aggiungere quindi un nuovo record.

Quando una nave viene varata ha un ciclo di vita molto lungo. C’è tutto un lavoro di refitting che potrebbe essere realizzato in Italia, ma che invece viene fatto per la maggior parte a Barcellona e Marsiglia perché non ci sono gli spazi da noi. Potrebbero essere messi a disposizione delle aziende spazi dell’Arsenale per questa attività, altro elemento di sviluppo. Inoltre andrebbe posta molta attenzione sui servizi. Vogliamo fare barche più grandi e sviluppare l’area, dobbiamo renderci conto che il cliente deve poter accorciare i tempi per arrivare alla Spezia.

Dobbiamo sfruttare quello che esiste, ad esempio alcuni piccoli aeroporti, e superare gli impasse burocratici per permettere l’atterraggio degli aerei privati”. Su questo punto l’Amministratore Delegato di Ferretti Alberto Galassi ha aggiunto “Ci vorrebbe dualismo di utilizzo delle aree dell’Arsenale e servizi migliori. C’ è un potenziale di clientela che se ne va a Forte dei Marmi per mancanza di servizi e infrastrutture”. E ancora: “Stiamo vivendo un momento difficile per la mancanza di materie prime che incidono sulle forniture e dovuta all’impatto del periodo pandemico e della recente guerra: il paese sta sottovalutando questo problema”.

Filippo Menchelli Presidente di Italian Sea Group: “Credo che il Progetto Miglio Blu, se applicato nella realtà per come è stato pensato, possa dare davvero ottimi risultati alla città, al territorio, alle imprese, all’indotto. Per quanto riguarda la nostra azienda, con il Progetto Tecnomar Lamborghini vorremmo organizzare eventi per le Lamborghini in accoppiata al nostro brand, sperando di creare quelle possibilità di crescita ulteriore del territorio. Ma c’è sempre il problema sugli spazi di accoglienza da risolvere”

Luca Maggioli Direttore Stabilimento Fincantieri Muggiano: “Nel cantiere di Muggiano abbiamo avuto un’esplosione di lavoro. Dal 2017 abbiamo inserito più di 200 nuove risorse e le ditte hanno praticamente raddoppiato il loro numero con 2000 ingressi tutti i giorni contro i 1000 del 2017. L’esplosione dettata dalle commissioni della Marina Militare Italiana e del Quatar, ha portato ad un boom. Abbiamo mantenuto tutto portafoglio ordini e la pandemia ci ha fatto solo spostare la consegna delle navi.”

Aldo Manna Antonini Navi: “Siamo leader nella costruzione di piattaforme petrolifere e gas. Da due anni è nato anche Antonini Navi. Il brand vuole posizionarsi nella costruzione degli yacht, con la prerogativa di crearci una nicchia di mercato. Costruire uno yacht non è sempre sinonimo di lusso. Ci sono persone che vogliono vivere il mare non solo come un hotel a cinque stelle, ma anche utilizzare l’unità per spostarsi attorno al mondo in crociera, prediligendo la funzionalità”.

Ha concluso il Sindaco Peracchini: “Abbiamo messo in campo una progettualità che raggiungerà obiettivi nel tempo. C’è un problema di infrastrutture, di servizi, di pianificazione e formazione. C’è da lavorare e velocemente supportare i grandi cambiamenti: a livello di economia ci stiamo riuscendo, a livello politico ci sono ancora vincoli e spesso le norme non sono abbastanza veloci da adeguarsi ai cambiamenti del mercato. Abbiamo alcuni investitori locali che si stanno muovendo e altri che stanno iniziando ad interessarsi.

Inoltre, dopo 131 anni Calata Paita viene resa alla città: i primi 5000 metri a gennaio scorso, gli altri 40.000 entro settembre. E’ stata già lanciata una manifestazione di interesse a livello internazionale, ci sono tre gruppi stranieri interessati, ci sarà sicuramente un albergo a cinque stelle. Ma il messaggio deve essere che il Miglio Blu deve è un progetto in cui tutti dobbiamo lavorare in modo sinergico, semplificando la vita a chi fa impresa. Sono anche convinto che la Marina Militare, pur mantenendo le proprie priorità e riserve sulla Base Navale, su progetti seri ci ascolterà. Ci sono tante aree nell’Arsenale per cui bisogna fare un discorso strategico”.

“Quando la politica si impegna – ha concluso il Governatore Toti - e trova una straordinaria classe di imprenditori che ha saputo innovare un settore in modo lungimirante, si creano le condizioni che portano a questi risultati. La nautica mette insieme un prodotto a valore aggiunto altissimo e ha quel genius loci che non può essere esportato altrove. La capacità tecnologica, la qualità del design, il gusto dell’artigianato, la scelta dei materiali, mette insieme una filiera vasta.

Magari il cliente che compra qui la barca, la tiene anche da queste parti: la Liguria è la regione con più posti barca e ne stiamo aggiungendo tutti gli anni. Lo yacht acquistato qui porta lavoro a chi lo produce. Ma bisogna creare anche la filiera del ‘dopo’, il refit, le cambuse, i servizi, l’albergo, l’elitrasporto, sono ulteriori posti di lavoro. Chi acquista uno yacht fa lavorare gli ingegneri, gli operai, l’indotto e quindi l’imprenditore con il margine costruirà nuova ricchezza in termini di contratti o nuove assunzioni. Il pubblico può fare tanto in termini di facilitazione amministrativa.

Serve creare presupposti per migliorare la ricettività e i servizi così che i clienti della nautica si fermino in questa zona”.

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