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Vini toscani: alla scoperta delle eccellenze di Bolgheri

I vitigni prediletti di Bolgheri sono soprattutto di origine francese.

Bolgheri è una piccola frazione toscana, appartenente al comune di Castagneto Carducci, in provincia di Livorno. Proprio in questo borgo di pochi abitanti, qualche decennio fa appassionati viticoltori hanno inserito nelle coltivazioni vitigni tipici della francese Bordeaux.

Si tratta di uve Syrah, Cabernet, a cui si uniscono sapori nostrani come quelli del Sangiovese. La produzione di bolgheri, dunque, nasce dall’incontro di eccellenze francesi e italiane ed è costituita da vini di alta qualità, sia rossi che bianchi.

I sapori e gli aromi di Bolgheri

I vitigni prediletti di Bolgheri sono quindi soprattutto di origine francese, specie grazie alle analogie territoriali e climatiche con la zona di Bordeaux che ne hanno reso possibile la coltivazione autoctona. Il Cabernet, ad esempio, è delle due tipologie: Franc e la più nota Sauvignon.

La prima uva deve la sua origine precisa a un'area che si trova quasi al confine con la Spagna e i vini con essa realizzati hanno aromi di frutta rossa e vegetali; la seconda è invece più erbacea e ha sfumature similari alla Franc benché il lungo invecchiamento arricchisca molto il bouquet aromatico del vino.

Il Viognier è un vigneto che invece è molto simile al Syrah, come è stato riscontrato nella sua composizione organolettica, e può dare vita a vini bianchi con gli aromi della frutta matura bilanciati da una giusta acidità.

Molti vini Bolgheri sono DOC, ovvero di origine controllata, e hanno diversi gradi d'invecchiamento a seconda delle indicazioni sull'etichetta: i più giovani restano in botte per un anno, quelli con denominazione Superiore due, con passaggi anche in classiche barrique.

Di sicuro, la peculiarità più incisiva è nella coltivazione in pianura di ogni vigneto, così da sfruttare sia le caratteristiche migliori del territorio toscano che la brezza marina che spira dalla costa. Uno dei vini Bolgheri più ricercato è di certo il Sassicaia.

I vini di Bolgheri più apprezzati dai consumatori

Il Bruciato è un vino rosso prodotto dall'azienda Antinori, tra le più note e celebri, e mixa uve eccellenti quali la Cabernet Sauvignon in larga parte, la Merlot e la più speziata Syrah: il risultato è un vino dalle note decise e variegate, grazie anche al doppio invecchiamento in acciaio e in barrique, con sentori di frutti rossi e il giusto grado tannico. Gli esperti suggeriscono abbinamenti con carni rosse e cacciagione.

Il Grattamacco è invece un Bolgheri Superiore, quindi con invecchiamento maggiore, che viene affinato in bottiglia. In questo caso, ad affiancare Cabernet e Merlot vi è l'italianissima Sangiovese, che vengono fatte macerare con vinificazione in rosso – quindi a contatto con le bucce – dopo essere state raccolte al massimo entro i primi giorni del mese di ottobre. Il risultato è un vino rosso dal sentore liquoroso che richiama ai frutti di bosco.

Più secco e con le note peculiari delle erbe e della menta è invece il Bolgheri del Conte di Villa da Filicaja che fermenta a freddo per un massimo di 20 giorni prima di essere trasferito nelle botti di rovere e terminare il proprio affinamento direttamente in bottiglia.

Da citare sono anche i bianchi, tra cui uno dei migliori è certamente il Vermentino Solosole che deriva, per l'appunto, da uve Vermentino. La raccolta avviene rigorosamente di notte per mantenere ancor più inalterate le caratteristiche di questo vitigno e la pigiatura è attenta e mai troppo eccessiva.

Fiori, frutta e una sensazione generale di freschezza sono gli aromi principali. Infine, vi è anche una proposta rosè nel Caccia al Palazzo, ove ritroviamo il Cabernet, il Merlot e il Syrah.

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