Nessun intoppo con la clientela del Casinò
È ancora Battistotti a segnalare come le persone abbiano compreso che quello della certificazione verde è un controllo realizzato per la propria tutela, e come sia coerente con le altre misure già adottate da tempo per la sicurezza sanitari anti contagio nelle sale da gioco, come i termoscanner, i divisori in plexiglas, la sanificazione costante delle postazioni da gioco.
Ancora, il Casinò ha ottimizzato gli ingressi alle sale da gioco, con un unico ingresso alle slot machine che è dotato di tre varchi utili per diluire l’afflusso. Il personale è inoltre dotati di tablet con lettori ottici per assicurare un controllo rapido.
Nessun calo della clientela
Al momento, stando alle dichiarazioni della direzione, non vi sarebbe stato alcun calo della clientela. Tuttavia, è evidentemente ancora presto per poter effettuare delle valutazioni puntuali su quanto potrebbe accadere, e valutare così se il certificato sanitario possa o meno incidere sui flussi di clientela della struttura.
Insomma, anche se è per il momento sopito, il timore è che molti clienti finiscano con il disaffezionarsi alle strutture da gioco, preferendo magari quelle digitali. Ricordiamo in tal senso che Casinoitaliani.it è al momento il principale comparatore di casinò in Italia, e che ha effettuato un’attenta analisi dell’evoluzione del business del gioco online nel nostro Paese, evidenziando quanto stiano crescendo i flussi di gioco sui canali telematici.
Una migrazione verso l’online
Naturalmente, è lecito immaginare che buona parte dei nuovi flussi di giocata verso le piattaforme ludiche online siano cominciate con la pandemia. D’altronde, le misure restrittive e i lockdown hanno di fatti impedito a molti giocatori di proseguire le loro esperienze di intrattenimento e di divertimento nelle sale da gioco fisiche, sostituendo così il passatempo preferito con le alternative online.
Sarebbe comunque errato pensare che la già rammentata migrazione sia cominciata proprio con i lockdown. La tendenza al gioco online era particolarmente in voga e vivace anche nei mesi precedenti allo scoppio della crisi sanitaria globale, come dimostrano peraltro i dati di fatturato dei casinò online degli ultimi anni.
È indubbio, ad ogni modo, che il maggior tempo trascorso all’interno delle mura domestiche nel corso degli ultimi 18 mesi abbia contribuito a far avvicinare o riavvicinare tanti giocatori al mondo dei canali digitali, dove hanno trovato tanta scelta, ottime opportunità di svago e molta convenienza.
È dunque possibile domandarsi se, effettivamente, questa tendenza finirà con il rafforzarsi o meno nel prossimo futuro a breve termine, o se invece – di contro – l’affievolimento della crisi sanitaria finirà con il ricondurre molti giocatori verso le sale da gioco fisiche.
In realtà, valutare le sale da gioco virtuali e quelle fisiche come perfetti sostituti sarebbe un errore, considerato che non può esservi un’equivalenza delle esperienze. È pertanto ben possibile che i due business possano continuare a coesistere, magari anche in maniera integrata, con prospettive positive di crescita per i prossimi anni. Vedremo se, effettivamente, sarà così, o se tra i due mondi quello digitale finirà con il cannibalizzare quello “classico”.