Un'assemblea di presidenza provinciale di Confesercenti del tutto particolare, quella che si è svolta nei giorni scorsi. Ai lavori, introdotti dal presidente Alessandro Ravecca, hanno infatti preso parte anche la presidente nazionale dell'associazione Patrizia De Luise e il presidente regionale Marco Benedetti. Il motivo di ospiti tanto illustri è presto detto: la ricorrenza dei 50 anni dalla fondazione di Confesercenti.
“Un risultato importante con momenti belli e momenti difficili, come quello che stiamo attraversando”, ha esordito Ravecca, annuncando poi la decisione dell'associazione di nominare presidenti provinciali onorari di Confesercenti Aldo Datteri, Graziana Gianfranchi, Roberto Ferrarini e Giampaolo Angelotti “persone che per decenni hanno dato lustro e si sono spese per Confesercenti”.
La presidente nazionale De Luise ha ripercorso la giornata dei festeggiamenti del mezzo secolo di vita dell'associazione, sottolinenando l'importanza della presenza dei principali leader di partito: “Il rapporto con la politica è decisivo, a livello nazionale come sul territorio, anche perché la pandemia ci pone davanti alla scelta importante di decidere come utilizzare il fondi del Pnrr. E non deve essere un assalto alla diligenza”. Riguardo alla pandemia ha aggiunto: “Il commercio, nel periodo del lockdown ha spesso svolto nei confronti della cittadinanza una funzione informativa sui provvedimenti via via emessi dal governo. E questo è un valore. Oggi siamo all'ultimo miglio e il Paese non si può permettere nuove chiusure”.
Il numero uno ligure Benedetti ha esortato la sezione provinciale spezzina a predisporre tutto quanto necessario per i prossimi passaggi di consegne, visto che molte cariche sono in scadenza. “Bisogna dare spazio alle nuove leve e affiancarle alle figure più esperte, altrimenti si fa fatica”. Ancora sugli effetti della pandemia: “Non dobbiamo dimenticare chi ne ha subito gli effetti, chi, ed è accaduto, si è messo nelle mani di qualche usuraio. La nostra associazione ha una marcia in più e deve essere accanto a questi esercenti per trovare la strada per uscirne”.
La relazione del presidente provinciale Ravecca ha portato ad aprire lo sguardo oltre ai settori del commercio e del turismo. “Il nostro raggio d'azione deve essere provinciale. Dobbiamo guardare con attenzione anche a temi come quello delle infrastrutture: il territorio spezzino è collegato malissimo con il resto d'Italia. In treno occorrono tempi lunghissimi per raggiungere le città più importanti e le autostrade sono martoriate dai cantieri. Non dimentichiamo il crollo del Ponte di Albiano. A tal proposito: ci auguriamo che le rampe della A12 a Ceparana restino anche dopo il ripristino dell'attraversamento del fiume".
"Sul fronte del turismo – ha concluso Ravecca – manca la programmazione: abbiamo sentito parlare per anni di Distretti e di Dmo, ma non abbiamo ancora visto niente. Dobbiamo portare proposte per contribuire a migliorare la situazione”.
Sembra inserirsi proprio in questo solco la nomina a vice presidente vicario di Eugenio Bordoni, operatore turistico e titolare di Arbaspa. “Ho un'esperienza ventennale nel turismo, settore che da noi ha avuto una crescita esponenziale e anche un po' anarchica. Il nostro – ha spiegato – è un mondo effervescente che ha margini di crescita ancora non noti a tutti, a cominciare dalla politica: si possono sviluppare e ingrandire le aziende e creare ancora molti posti di lavoro”.
L'assemblea è proseguita con la nomina di Maurizio Grassi a vice presidente provinciale con delega alla sezione della Val di Magra e di Cristina Galvani a vice presidente provinciale con delega alla sezione di Lerici. Rimane vacante, per il momento, la poltrona della sezione della Spezia che per anni è stata occupata da Graziana Gianfranchi.
Questa, invece, la composizione della giunta: Alessandro Ravecca, Fabrizio Capellini, Juri Michelucci, Fabio Lombardi, Maurizio Grassi, Eugenio Bordoni, Cristina Galvani, Antonella Favati, Raffaella Aversa, Nicola Gianfranchi, Nino Poli, Antonio Caneri, Stefano Donati, Stefano Di Nasso, Michele Segnani e Patrizia Nioi.