"Recenti dichiarazioni da parte di politici e di ex presidenti di Autorità di sistema Portuale, che si sono detti contrari o comunque ancora dubbiosi sul raddoppio della nostra linea ferroviaria Pontremolese, hanno rafforzato in me, paradossalmente, la convinzione di quanto questa opera ed il suo raddoppio siano indispensabili ed economicamente, ecologicamente e strategicamente vantaggiosi, non solo per i porti della Spezia e di Marina di Carrara, ma per tutta la logistica tirrenica, nazionale ed europea", così il presidente dell'Associazione Spedizionieri del porto della Spezia Andrea Fontana.
"Chi ancora si oppone al completamento della linea Pontremolese dimostra infatti di far parte di quella schiera di personaggi che avversano lo sviluppo a danno dei territori e a vantaggio di marginali rendite di posizione. Ciò in sostanza significa temere le sfide che il futuro ci impone. Un richiamo non ozioso il mio in un momento epocale in cui all’Italia è richiesta una visione di sviluppo proiettata sui prossimi decenni".
"Il successo dei porti del nostro Sistema del mar ligure orientale potrebbe infatti aiutare a crescere anche quelle realtà che di fatto non vedono aumentare i traffici, che sono ancora purtroppo fermi ai livelli di diversi anni fa. Chi si ostina in questa visione miope della portualita’ dimostra di non comprendere il ruolo che invece dovranno avere i nostri scali che sono la porta non solo dell’Italia ma anche di tutto quel mercato sud-europeo".
"La Spezia, con la sua spiccata e dimostrata predisposizione al trasporto ferroviario, potrà e dovrà giocare un ruolo determinante in questa prospettiva. Un trasporto ferroviario efficiente, garantita da una Pontremolese completata, offrirà un servizio altamente competitivo rispetto anche agli scali del nord Europa".
"Torno a chiedere che sulla questione Pontremolese si stabilisca e si mantenga, responsabilmente l’unità di tutta la classe dirigente dei territori interessati alla realizzazione di questa grande opera che, non lo dimentichiamo, è già stata affidata ad un commissario nominato dal Governo".