“Abbiamo ottenuto un risultato molto significativo, quello che sta andando al voto certificato delle assemblee dei lavoratori è un buon contratto”.
Così definisce il nuovo contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici Francesca Re David, segretaria nazionale della Fiom Cgil, che stamattina all’entrata di Leonardo (ex Oto Melara) ha incontrato la stampa per fare il punto sui temi più stringenti del comportato industriale nazionale e spezzino.
Il contratto riguarda 1 milione e mezzo di lavoratori metalmeccanici in Italia, dagli informatici ai siderurgici, e nella pratica attua una riforma dell’inquadramento che di fatto era bloccato dal 1973.
“Sui minimi abbiamo ottenuto 112 euro al quarto livello e 100 al terzo – spiega Re David – Il contratto dà valore al lavoro, valorizza la formazione e rimette al centro la contrattazione”.
Sul delicato tema dei subappalti, che spesso si traducono in uno sfruttamento dei lavoratori, Re David ha fatto notare che “abbiamo ottenuto un risultato molto significativo per gli appalti pubblici: i lavoratori metalmeccanici delle scuole, degli ospedali e così via sono tutelati dalla clausola sociale che prevede la conservazione del posto di lavoro nel caso di cambio di appalto. Il tema – ha aggiunto la segretaria nazionale della Fiom – è come questi lavoratori riescano a godere degli stessi diritti di tutti gli altri: i risultati che abbiamo ottenuto nel contratto non sono quelli presenti in piattaforma, dove chiedevamo anche il riconoscimento della mensa, dei diritti sindacali, ecc.”.
Riguardo al settore della cantieristica navale, che trova alla Spezia uno dei poli più sviluppati a livello nazionale, Re David ha sottolineato che “le grandi aziende come Fincantieri devono fare un salto di qualità: i lavoratori degli appalti non sono lavoratori di serie B e pretendiamo che abbiano gli stessi diritti di tutti gli altri, su questo naturalmente non ci arrendiamo”.