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Le istruzioni da conoscere per un uso corretto delle mascherine

Per conoscere meglio le caratteristiche e le funzioni di questo dispositivo di protezione individuale ci siamo rivolti allo staff di mascherine.it

Per proteggersi dal coronavirus ed evitare il Covid 19, il principale alleato su cui possiamo contare è la prevenzione, che assume le sembianze di una mascherina: lavabile, chirurgica o FFP2. Per conoscere meglio le caratteristiche e le funzioni di questo dispositivo di protezione individuale ci siamo rivolti allo staff di mascherine.it

Il sito offre un catalogo di numerosi articoli firmati made in Italy, con l’obiettivo di assicurare gli standard di qualità che caratterizzano le aziende del nostro Paese e di sostenere la produzione nazionale. Chi acquista online su mascherine.it può scegliere, per esempio, SafeProBreathe, una mascherina che simboleggia l’eccellenza italiana nella tecnica della produzione di dispositivi di protezione individuale, frutto di un brevetto che offre il massimo sia dal punto di vista della protezione che a livello ergonomico. Il catalogo del sito, comunque, viene aggiornato in maniera costante per offrire alla clientela un assortimento di prodotti il più possibile completo.

Grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande. Sono tante le persone che utilizzano le mascherine di stoffa, ma ci si chiede se siano davvero efficaci.

Precisiamo che parlando di mascherine in stoffa si fa riferimento a quelle mascherine che possono essere lavate e che garantiscono una protezione nei confronti delle altre persone, assicurando una barriera verso l’esterno. Possono essere acquistate o anche autoprodotte: vi si ricorre perché sono realizzate con materiali che riescono a offrire un certo livello di comfort. Il nostro suggerimento, comunque, è di preferire le mascherine lavabili che permettono di usare un filtro certificato: si comprano in farmacia.

Le mascherine in stoffa sono certificate?

Le mascherine realizzate con stoffe tradizionali sono prive di qualsiasi tipo di certificazione. Questo non vuol dire che siano pericolose, però, in base alle indicazioni che sono state fornite dall’Istituto Superiore di Sanità, esse possono essere ritenute efficaci per contenere la diffusione del coronavirus, naturalmente a condizione che siano utilizzate in maniera appropriata e che, dopo ogni impiego, vengano lavate a 60 gradi. Va detto, comunque, che diverse aziende hanno avviato la produzione di mascherine basate su materiali ergonomici che prevedono l’uso di filtri certificati: esse garantiscono un livello di comfort più elevato rispetto a quello che può essere assicurato dalle tradizionali mascherine chirurgiche.

Quali sono le indicazioni da tenere a mente per un utilizzo appropriato della mascherina?

Mentre questa viene utilizzata è importante cercare di non toccarla; inoltre, è auspicabile sostituirla quando ci si rende conto che è diventata umida. Per combattere la circolazione del virus bisogna evitare di usare la mascherina qualora si ritenga che possa essere stata contaminata. In più, è indispensabile igienizzarsi le mani con un gel a base alcolica, oppure lavarle con acqua e sapone, prima di mettere la mascherina sul viso. Quando la si indossa, bisogna avere cura di coprire sia il naso che la bocca e accertarsi che aderisca al volto.

La mascherina chirurgica è forse il dispositivo più usato: che cosa bisogna ricordare a chi la usa?

In primo luogo, che stiamo parlando di una mascherina usa e getta: pertanto alla fine della giornata è necessario buttarla. Le mascherine di questo tipo offrono un valido aiuto per contrastare il contagio, ma unicamente nel caso in cui tutti le usino in maniera adeguata. Come ormai quasi tutti hanno imparato, infatti, la capacità filtrante è più che altro in uscita e non in ingresso: la mascherina chirurgica blocca le goccioline e i droplet, vale a dire le secrezioni respiratorie, che se provengono da un soggetto positivo al coronavirus possono essere infette.

Infine, ci sono le mascherine FFP2.

In questo caso parliamo di un dispositivo di protezione individuale che vanta un potere filtrante molto elevato non solo verso l’esterno, ma anche per chi le indossa, superiore al 94%. Per avere un’idea della differenza tra una mascherina chirurgica e una FFP2 è sufficiente sapere che la prima ha un potere filtrante in ingresso non superiore al 20%. Le FFP2 vengono usate dagli operatori sanitari, anche se spesso questa categoria di utenti ricorrere addirittura alle FFP3, che proteggono in misura ancora maggiore. Sono consigliate, poi, nei contesti che espongono a un rischio elevato, come gli spazi affollati e al chiuso in cui non viene assicurato un ricambio di aria adeguato.

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