L'obiettivo è dare in affidamento, a titolo gratuito, le foreste del patrimonio regionale a imprese agricole a forestali che dovranno garantire un ritorno in termini di gestione del territorio e di occupazione, presentare un piano di utilizzo e reinvestire almeno parte degli introiti nella gestione del terreno. Insieme alla legge sull'agricoltura sociale, pronta ad approdare in Giunta e a quella sulla Banca della Terra che sta compiendo il suo iter nella commissione consiliare prima di essere approvata dal consiglio regionale, il bando sulla gestione delle foreste demaniali si prefigge di preservare il territorio, aumentare l'occupazione e incrementare anche la superficie agricola che in Liguria negli ultimi anni è diminuita dell'80%. Le foreste che verranno date in affidamento a aziende agricole e cooperative sociali sono 7, tre in provincia di Imperia (Monte Ceppo, Gerbonte e Testa d'Alpe), due a Savona ( Barbottina e Cadibona), una alla Spezia (Monte Gottero) e una a Genova (La Fame). "Ogni azienda – ha spiegato Barbagallo – potrà richiedere una foresta, guadagnandoci il capitale terra per avere un ritorno economico dalla gestione. Attraverso una convenzione la Regione Liguria concederà l'uso e la gestione per un certo numero di anni con la garanzia di effettuare interventi di sistemazione idraulica-forestale, di viabilità, di ripristino di sentieri e di ingegneria naturalistica per recuperare così preziose porzioni di territorio".