L’emergenza sanitaria che sta vivendo ancora anche il nostro Paese ha cambiato le abitudini degli italiani. Infatti molti per esempio, per quanto riguarda la spesa, preferiscono rivolgersi ai vari negozi online. Una questione di sicurezza, ma anche di comodità, che in molti hanno avuto la possibilità di sperimentare. Cambiano le abitudini sugli acquisti, ma cambia anche il tipo di acquisti ai quali i nostri connazionali si rivolgono maggiormente. Le grandi catene della distribuzione alimentare hanno potuto mettere in evidenza un aumento notevole degli acquisti di prodotti alimentari, fenomeno anche determinato dall’insicurezza che ha accompagnato il lockdown della scorsa primavera. Forzati in casa, gli italiani hanno sperimentato anche di più in cucina e si sono serviti perciò di prodotti alimentari particolari. Ma quali sono stati i più venduti?
I prodotti per la casa più venduti
A partire dal cioccolato più venduto online per finire ai generi alimentari a lunga conservazione: tutti questi sono i prodotti alimentari che maggiormente gli italiani hanno acquistato nel periodo dell’emergenza Covid 19.
Ma non sono soltanto i cibi i prodotti più venduti che le aziende hanno registrato in questo periodo collegato all’emergenza epidemiologica. Infatti per esempio sono andati molto per la maggiore anche i prodotti dedicati alla detersione e all’igienizzazione della casa. Per quanto riguarda questi ultimi prodotti c’è stato un aumento esponenziale delle vendite.
Per esempio, fra gli igienizzanti, il più venduto è stato l’alcol denaturato, che è cresciuto del 203%. Molto bene anche le vendite per i disinfettanti dedicati alla pulizia delle superfici, che hanno subito un aumento delle vendite pari al 197%. E poi la classica candeggina, le cui vendite sono aumentate del 47%.
In aumento anche i prodotti dedicati all’igiene personale, come per esempio i saponi igienizzanti, che, insieme ai gel disinfettanti, raggiungono le punte di un incremento che corrisponde al 478%.
Per quanto riguarda i prodotti alimentari, sicuramente hanno avuto la prevalenza quelli a lunga conservazione, come, per esempio, pasta e riso, legumi e carne in scatola, con punte di incrementi pari al 40%. E poi ancora le conserve di pomodoro, i sughi pronti, il sale, lo zucchero e l’olio.
Quali alimenti sono stati comprati di meno
Non tutti i prodotti comunque sono andati così bene, come quelli che abbiamo citato precedentemente. In corrispondenza di un cambiamento delle abitudini, sembra anche che l’epidemia di coronavirus abbia portato ad un cambiamento dei gusti che riguardano l’alimentazione.
Per esempio piuttosto instabili sono stati gli acquisti delle merendine e di altri prodotti confezionati. Per i biscotti, le fette biscottate, le marmellate e il latte a lunga conservazione la situazione è stata migliore, visto che hanno registrato un aumento di vendite che va dal 10% al 40%.
I prodotti che più sono calati in termini di acquisti sono state le bevande alcoliche, come la birra e il vino, che, dalle ultime indagini, avrebbero registrato una riduzione di circa il 20%.
Sono state meno vendute anche le bibite analcoliche, come per esempio le bevande gassate e i succhi di frutta. Tutto il comparto delle merendine e della pasticceria industriale ha subito un calo che si attesta a circa il 12%.
Situazione completamente diversa invece per altri prodotti, come per esempio il tonno in scatola e i cibi surgelati, sia verdure che prodotti del mare, che sono stati i protagonisti indiscussi delle tavole al tempo dell’epidemia. Infatti questi ultimi prodotti hanno registrato un aumento per ciò che concerne le vendite.
Un quadro molto chiaro, che emerge dalle analisi che sono state fatte presso le catene della grande distribuzione, che ci indica come un evento così diffuso come la pandemia sia stato in grado di condizionare le scelte dei consumatori.