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Confesercenti: "Troppi settori sono esclusi dal Decreto Ristori"

L'Associazione sottolinea che l'emergenza sanitaria sta colpendo economicamente molte aziende oltre a quelle su cui gravano i provvedimenti di restrizione.

Alessandro Ravecca Alessandro Ravecca


“Troppe attività – affermano dall'associazione di categoria presieduta da Alessandro Ravecca – rischiano la chiusura: si stima che siano ben 130mila le imprese in difficoltà su scala nazionale. La chiusura di ristorazione e dei bar, oltre a mettere a terra il settore, sta facendo sentire i suoi effetti su tutti gli altri consumi, portando a un crollo generalizzato degli incassi anche nel commercio. Per questo è necessario un sostegno più ampio alle imprese che dall’inizio dell’emergenza Covid hanno sempre mostrato la massima disponibilità a collaborare per arginare il nemico comune, avanzando una sola richiesta: che a fronte di nuove chiusure, ci fossero interventi di sostegno certi, sicuri e condivisi”.

 

Confesercenti, riconoscendo gli sforzi fatti dal governo, ritiene insufficienti le misure adottate fino ad oggi. “Troppi settori sono esclusi dal Decreto Ristori, per questo abbiamo chiesto fin da subito un tavolo di monitoraggio nazionale per individuare le imprese realmente in difficoltà a prescindere da codice Ateco. Come Confesercenti pensiamo sia necessario prevedere l’estensione dell’esonero del versamento Tosap/Cosap per tutto il 2021".

"Si rende inoltre necessario – proseguono dall'associazione – un intervento mirato del governo per consentire ai Comuni l’esonero dal versamento Tari almeno per i mesi di novembre e dicembre 2020. In questa difficile fase è sempre più necessario evitare il rincorrersi di provvedimenti, ma è fondamentale dare certezza e prospettive chiare sul futuro alle attività economiche. Riteniamo quindi opportuno prevedere fin da subito misure relative al credito agevolato e sgravi contributivi per le attività produttive più in difficoltà in questa seconda fase Covid. Occorre anche prevedere sostegno per la categoria degli agenti e rappresentanti di commercio e del commercio all’ingrosso del settore hotel, restaurant, catering, e gli agenti e rappresentanti di commercio del settore turismo. Il commercio, le attività produttive saranno l’asse portante per la ripresa del paese finita questa emergenza, per questo oggi è più che mai fondamentale sostenerle ed essere al loro fianco”.

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