Nell’anno più critico, economicamente parlando, dal dopo guerra ad oggi tra i settori colpiti c’è anche quello delle imprese e delle aziende che si occupano dell'organizzazione di cerimonie ed eventi.
Confartigianato La Spezia ha raccolto le testimonianze dell’imprese del settore per denunciare ed evidenziare una situazione che sta attanagliando l’intero settore.
“Stiamo chiedendo al Governo lo stato di crisi particolare per tutto il settore – così Antonella Simone (Responsabile eventi Confartigianato) – C’è stato un crollo del mercato dell’80%, le attività che hanno lavorato pochissimo. Non vediamo una ripresa per il 2021”.
L’emergenza sanitaria ovviamente c’è ed è lo snodo cruciale intorno al quale ruotano i principali provvedimenti del Governo, ma quello che le attività e le imprese lamentano è la poca attenzione alle realtà economiche, tra aiuti insufficienti e ritardi nel supporto alle aziende, ritardi che a volte possono essere determinanti per la salvezza di un’impresa.
“Piange la pasticceria, piange il bar e piange il settore dell’organizzazione degli eventi – ha dichiarato Fiammetta Gemmi della Pasticceria Caffè storico Loggiato Gemmi, luogo intriso di storia nel sarzanese – Siamo molto preoccupati, abbiamo 18 addetti a libro paga tutto l’anno, continuiamo a vivere in una forte incertezza. Se siamo in Europa, e non lo so ancora, i fondi sarebbero dovuti essere già elargiti, non capisco perché in Francia e in Germania gli imprenditori hanno avuto da subito aiuti importanti nei loro conto correnti. In una condizione così difficile non so quanto questo settore potrà rimanere in piedi. L’estate ci ha dato un minimo di ossigeno ma non ci ha ripagato dei danni che abbiamo subito”.
“Noi lavoriamo principalmente con eventi come matrimoni e cresime – ha spiegato Mauro Fioravanti (Presidente Fotografi Confartigianato) - quest’anno la gente non ha potuto festeggiare come gli anni scorsi e questo ha portato ad una diminuzione notevole del nostro lavoro, si parla di un 75% in meno di un fatturato pur avendo le spese da pagare come gli anni passati. Dateci la possibilità di continuare a lavorare e produrre, non chiediamo niente di più”.
C’è poi chi è stato colpito dalla crisi economica con meno durezza rispetto ad altri, come il settore della sartoria, lo ha testimoniato Immacolata Palomba della sartoria del corso: “E’ gusto badare alla salute ma di pari passo bisognerebbe rendersi conto che non si campa di aria”.
Il direttore di Confartigianato La Spezia Giuseppe Menchelli ha fatto il punto sul Decreto Ristori: “E’ apprezzabile, ma parliamo di ristori ridicoli rispetto alla perdita di fatturato di queste imprese, considerando che tutti i costi fissi rimangono vivi, infatti nonostante siano stati rinviati le imprese se li ritroveranno nel mese di marzo, periodo in cui non ci sarà la ripresa economica”.
Numeri insufficienti quindi, considerando soprattutto il fatto che, come ha sottolineato il direttore Menchelli, prima di poter parlare di un ritorno alla “normalità” passerà ancora un anno: “Ci vuole un ristoro importante e soprattutto privo di problemi burocratici, abbiamo ancora imprese che devono ricevere la cassa integrazione di giugno, questi rallentamenti sfiancano il sistema. Stiamo preparando un documento che rappresenta fedelmente il calo del fatturato delle nostre imprese, vogliamo farlo arrivare al livello governativo”.
“Siamo il settore più sfortunato e in ginocchio di questo 2020 – così Maurizio Salvi di Mstaff Catering - Lavoriamo con gli eventi e questi sono stati bloccati. Stiamo concentrando tutte le nostre forze nel 2021, se non avremo la possibilità di lavorare per il prossimo anno sarà uno sfacelo, è importantissimo riuscire a lavorare anche in maniera doppia nel 2021, riusciamo a gestire 3 matrimoni allo stesso giorno”. Non bisogna solo considerare i mancati incassi per il mancato lavoro, c’è da tenere presente che ci sono comunque state delle spese per poter adeguare il servizio al rispetto delle normative anti-contagio, dalle sanificazioni alle mascherine.
“Il settore del banqueting è stato assimilato alla ristorazione – ha spiegato Raffaella Baldi di Mstaff Catering - ma abbiamo dinamiche diverse ad esempio per i fornitori: un ristorante può fare un ordine il giorno stesso per il pranzo o per la cena, noi dobbiamo avere tutto pronto una settimana prima dell’evento, questo significa che se un evento viene disdetto abbiamo un’ingente perdita economica".
"Tutta la programmazione è stata cancellata - ha proseguito - si è mantenuto solo un 10%. In questo settore i lavoratori sono per la maggior parte a chiamata e quest’anno non hanno potuto mettersi in disoccupazione perché c’è stato il blocco dei licenziamenti e il contratto a chiamata non prevede cassa integrazione, parliamo di un danno economico serio per i nostri ragazzi. Abbiamo bisogno di aiuti economici concreti e molto presto, tutti i matrimoni sono stati spostati dal 2020 al 2021, questo comporterà un accavallamento con quelli già previsti nel 2021”.
Un vero e proprio grido di allarme, quello lanciato oggi da Confartigianato La Spezia, che non guarda solo al presente fatto di cali di fatturato e spese a cui far fronte, ma anche ad un 2021 per nulla roseo e pieno di incertezze.