A seguito della deliberazione del Consiglio Comunale in materia di bilancio e politica delle entrate sulla "variazione di assestamento al bilancio di previsione 2020-2022 ai sensi dell'articolo 175 comma 8 del D.Lgs n. 267/2000 e variazione DUP 2020-2022", il Comune della Spezia ha deciso di ridurre i canoni di concessione per associazioni e più in generale enti no profit e i gestori di parchi pubblici a causa dell'emergenza coronavirus.
In considerazione, infatti, delle attività di interesse generale che le associazioni e, più in generale, gli enti no-profit svolgono, sarà ora possibile riconoscere loro un contributo pari a tre mensilità, sostanzialmente coincidente al periodo di lockdown come sancito dalla norma.
Un analogo sconto è previsto per i gestori dei parchi pubblici. I parchi, infatti, sono rimasti chiusi per legge, rendendosi impossibile lo svolgimento delle attività ed alle aree date in concessione. Il periodo di riferimento è sempre quello del lockdown parametrato in tre mensilità.
"Una boccata d'ossigeno per tutte quelle attività che hanno avuto difficoltà durante il lockdown e i gestori dei parchi pubblici – dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini – anche se il bilancio è tema molto delicato ed è necessario, in momenti di crisi come questi, mantenere il più possibile la barra dritta, abbiamo ritenuto doveroso andare in aiuto alle associazioni e ai gestori, perché non possiamo permetterci che venga compromesso in alcun modo la tenuta sociale della nostra comunità. Ringrazio l'Assessore Gagliardi per il suo lavoro come quello di tutti gli uffici e i consiglieri comunali che votando la variazione hanno reso possibile questo provvedimento"
"Una scelta di buon senso e di attenzione – dichiara l'Assessore al Patrimonio Manuela Gagliardi – verso chi durante il lockdown non ha potuto svolgere la propria attività. L'emergenza sanitaria è stata una doccia fredda per tutti, comprese le associazioni no profit e i concessionari di parchi pubblici. Per garantire una ripartenza più serena, abbiamo deciso di dare un aiuto in questo senso, sospendendo di fatto il pagamento per tre mesi. La speranza è proprio quella che una politica sensibile alle difficoltà che stanno vivendo possa favorire una ripresa delle attività"