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Come trattare l’incontinenza urinaria nei malati di Alzheimer

Tra le potenziali conseguenze del morbo di Alzheimer c’è anche l’incontinenza urinaria.

Al di là delle cause fisiche, questo disturbo può essere favorito dal disorientamento, dalla perdita di memoria e dai problemi a esprimersi tipici di chi ha a che fare con la patologia degenerativa. Come si può intuire, si tratta di una circostanza che può essere fonte di disagio non solo per il paziente, ma anche per le persone che devono prestargli assistenza: per loro è fondamentale sapere come calmare un malato di Alzheimer.

L'aspetto psicologico

È evidente che la componente psicologica riveste un ruolo di primo piano per tutti i soggetti coinvolti: gli episodi di incontinenza urinaria dovrebbero essere affrontati con la massima serenità, tenendo presente che il paziente potrebbe già sentirsi angosciato. Egli, pertanto, deve essere rassicurato con un atteggiamento il più possibile comprensivo. Chi presta assistenza, a propria volta, rischia di trovarsi nella situazione di non saper come gestire il problema, a maggior ragione nel caso in cui il malato sia un familiare. Un valido aiuto si può trovare nel confronto e nel dialogo con persone che si sono già trovate o che si trovano nella stessa situazione.

I consigli pratici

Le persone che soffrono di Alzheimer e hanno problemi di incontinenza urinaria dovrebbero indossare vestiti che siano facili da togliere e da slacciare. A partire dalle ore del tardo pomeriggio dovrebbero bere poco, in modo da non avere problemi di incontinenza notturna. Inoltre, è opportuno prendere in considerazione l’opportunità di impiegare indumenti intimi assorbenti: se ne possono trovare di diversi tipi in commercio, e hanno lo scopo di favorire una gestione più semplice delle perdite urinarie. Molto utili sono anche le traverse destinate alla protezione delle poltrone, delle sedie e dei letti.

Il sito amioagio.it

Sul sito amioagio.it si possono trovare prodotti per l’incontinenza, tutti all’insegna dei più elevati standard di qualità: non solo assorbenti per le perdite urinarie, ma anche articoli per le medicazioni, per l’autodiagnosi e per l’igiene della persona. Il sito fa riferimento ad Hartmann, marchio internazionale che si occupa della produzione e della vendita di dispositivi medici prestando la massima attenzione non solo alle performance in uso, ma anche alla sicurezza.

L'importanza di consultarsi con un medico

In qualunque circostanza è auspicabile ricorrere alla consulenza di un medico, che dopo aver preso in esame le ragioni alla base degli episodi di incontinenza potrà fornire indicazioni su come rimediare. La routine è una valida alleata: in molti casi, infatti, le persone che soffrono di Alzheimer non sono in grado di trovare il bagno, o addirittura si dimenticano di dover fare pipì. Ecco che l’abitudine si rivela utile, dunque: il paziente dovrebbe essere accompagnato a intervalli regolari in bagno, e questo dovrebbe essere reso riconoscibile, anche con il ricorso a indicazioni ad hoc, disegni e frecce.

Calmare i malati di Alzheimer

Avendo a che fare con una persona che soffre del morbo di Alzheimer è importante anche sapere come gestirla: per esempio è necessario evitare di bloccarla con la forza e non avere atteggiamenti di sfida. Quando si ha la necessità di calmare un paziente, conviene distrarlo e convincerlo a svolgere un’attività che gradisce, per farli dimenticare di essere arrabbiato. Le punizioni non sono mai una soluzione, e ovviamente occorre evitare la derisione e le provazioni fisiche. Qualora si tema che il malato possa dare luogo a episodi violenti, conviene contattare il medico di famiglia, che verificherà se sia il caso o meno di prescrivere dei medicinali ad hoc.

I comportamenti aggressivi

Purtroppo i comportamenti aggressivi da parte dei malati di Alzheimer non sono rari. Essi possono accadere per le ragioni più diverse, come per esempio la paura, il dolore, il sonno o il caldo. I familiari e il caregiver devono essere consapevoli dei comportamenti che è necessario adottare per rasserenare il malato: a questo scopo occorre imparare ad avere un atteggiamento rassicurante e calmo, ricordando che i comportamenti e le parole di una persona con il morbo di Alzheimer non sono il risultato della sua volontà, ma dipendono da una patologia che modifica la sua capacità di giudizio e compromette le sue percezioni. Insomma, è una persona in condizioni psichiche molto particolari.

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