Che se possediamo un sito Internet del quale vogliamo ottenere una posizione elevata nella SERP, è bene che questo sito venga messo nelle condizioni di essere preso in considerazione da Google e quindi sia visto come meritevole di questa posizione elevata: possiamo ottenere questo obiettivo semplicemente facendo uso di una serie di tecniche volte, appunto, ad aumentare la visibilità di un sito web e migliorare la sua posizione sui motori di ricerca per quel che riguarda i risultati organici.
Posizionamento e differenze tra risultati organici e risultati a pagamento
Infatti, tra risultati organici e risultati a pagamento c’è una certa differenza: nel secondo caso, noi paghiamo per ottenere una posizione elevata che, tuttavia, è e rimane una posizione fittizia, perché non è basata su un lavoro complesso di analisi, di SEO audit, e di focus sulle keyword per ottenere questo risultato. Il punto è che, quando avremo smesso di pagare per essere posizionati in alto, la nostra posizione scenderà automaticamente e quindi non potremo più beneficiarne.
Al contrario, quando scegliamo di posizionare il nostro sito web tra i risultati organici, il risultato che otterremo non potrà essere così immediato, ma sarà un risultato duraturo nel tempo, perché basato, appunto, su una serie di configurazioni, metodi, tecniche e procedure di ottimizzazione che avranno reso possibile quel risultato.
Attenzione, però: ottenere un risultato ottimale e quindi essere inseriti in alto tra i risultati di ricerca è una cosa ottima, ma non significa che vivremo sempre di rendita. Anzi: Google è sempre in evoluzione, e di conseguenza è decisamente importante essere sempre informati ed aggiornati sulle ultime novità, in maniera da sapere esattamente come comportarsi per mantenere quel risultato ed evitare di scivolare in basso in seguito a qualche cambiamento.
Come avviene il posizionamento sui motori di ricerca
Quando effettuiamo una ricerca su Google, in genere inseriamo una parola chiave (o una serie di parole chiave, dette anche keyword). Se, per esempio, vogliamo trovare una ricetta per una torta alle fragole da preparare in casa, scriveremo su Google “ricetta torta alle fragole”: il motore di ricerca ci riporterà quindi una serie di risultati, inseriti tra le varie pagine di ricerca. Qual è il risultato che andiamo a guardare per primo? Sicuramente sceglieremo uno dei siti web che si trovano n prima pagina, e molto probabilmente quello che si trova tra le prime posizioni: non ci scomoderemo per cercare ricette in seconda o in terza pagina perché, molto probabilmente, saremo già soddisfatti del risultato ottenuto.
Questo significa che i risultati della nostra ricerca vengono in genere ordinati dal motore di ricerca in funzione della maggiore o minore pertinenza rispetto alla parola che viene digitata.
Come avviene questa scelta? Chiaramente, non è una scelta che si verifica a caso. Il criterio con cui avviene questo ordine viene determinato da un algoritmo di indicizzazione: per ottenere dei buoni risultati, è bene quindi conoscere quali sono i fattori che influenzano questo algoritmo, e capire quali sono le tecniche essenziali da adottare per essere inseriti tra i primi risultati.
Oltretutto, secondo quanto emerge dalle statistiche in merito, gli utenti che effettuano una ricerca su un motore, si concentrano per lo più sui primi risultati e molto raramente vanno oltre la seconda pagina: pertanto, se non ci impegniamo per far comparire il nostro sito entro queste prime pagine per le parole chiave di nostra pertinenza, è del tutto impossibile che esso assuma una certa importanza.
Per tutti questi motivi, data anche la differenza tra risultati di ricerca organici e risultati di ricerca a pagamento, è necessario optare per l’ottimizzazione del sito lato SEO per ottenere un posizionamento scuro ed efficace (qui i suggerimenti di Filippo Jatta di jfactor), ed ovviamente anche per avere un ritorno non solo in fatto di traffico (e numero di utenti che leggono il sito), ma anche dal punto di vista economico.