“Le imprese regolari sono oggi chiamate a contrastare più di prima il diffondersi dell’esercizio abusivo della professione - Spiega Patrizia Gemma, Presidente Cna Benessere e Sanità La Spezia - Le innumerevoli segnalazioni che stiamo ricevendo, confermano, purtroppo, il dilagare di una pericolosa pratica illegale, che mette a repentaglio la salute dei cittadini e la tenuta degli operatori che si attengono al rispetto delle regole. È necessario un impegno ancora più incisivo da parte delle autorità locali affinché siano intensificati i controll".i
"L’efficacia degli accertamenti risulta vitale per le imprese del settore. Con il decreto dell’11 marzo 2020 - prosegue la Presidente di Cna Benessere e Sanità La Spezia -, il Governo ha disposto la chiusura di tutte le attività inerenti i servizi alla persona sull’intero territorio nazionale, come misura per contenere la diffusione del Coronavirus. Nonostante gli indiscutibili sacrifici economici e professionali che tale scelta comporta, abbiamo prontamente interrotto la propria attività. Già a metà marzo, la nostra Confederazione a livello nazionale ha lanciato una campagna di informazione per indicare ai consumatori i pericoli in cui si può incorrere nel rivolgersi ad operatori irregolari e non autorizzati, i quali sfuggono ad una qualsiasi forma di vigilanza e controllo, non solo creando un danno economico, ma mettendo a rischio la salute dei clienti".
"Ora c’è bisogno di trasmettere alle imprese sane un segnale tangibile della vicinanza delle istituzioni. Se la lotta all’abusivismo non si affrontata in modo adeguato ed efficace - conclude Patrizia Gemma - si rischia di accrescere il senso di malessere e inquietudine che la categoria sta vivendo in questo periodo di emergenza sanitaria e di chiusura prolungata”.
Cna Benessere e Sanità ha inviato una lettera di sollecito su questo tema al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e al presidente dell’Anci, Antonio De Caro.