Taglio del nastro oggi ad Ameglia per i nuovi stabilimenti Sanlorenzo, alla presenza del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e dell’assessore alle Infrastrutture e Difesa del suolo Giacomo Giampedrone.
Il nuovo stabilimento di Ameglia si sviluppa su una superficie di 22mila metri quadri ed è composto da tre unità: due fabbricati, dedicati all’allestimento degli yacht, per un totale di 10mila metri quadri, ed un corpo uffici sviluppato su quattro piani. In totale il nuovo complesso industriale arriva così a coprire un’area di 135mila metri quadri, di cui 25mila dedicati alle aree produttive e 2.700 a uso uffici.
“La nautica – commenta il presidente Toti – assieme all’economia del mare e alla logistica è tra i principali volani della crescita presente e futura della nostra regione, uno dei settori trainanti del sistema Liguria. Qui ad Ameglia, secondo le previsione, il numero degli addetti totali, tra diretti e indiretti, passerà dagli attuali 450 a circa 900 per supportare il previsto aumento della capacità produttiva del sito. Già lo scorso settembre – precisa il Governatore – i dati di Ucina avevano certificato come il distretto nautico della Spezia fosse al primo posto in Italia per numero di addetti nella produzione cantieristica da diporto, e avesse superato per la prima volta Viareggio. Il taglio del nastro di oggi dimostra, ancora una volta, come la nostra regione sia una terra attrattiva e fertile per le imprese e come le politiche di sviluppo messe in atto stiano dando risultati concreti”.
“Siamo di fronte a un risultato straordinario per la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo della piana di Ameglia – spiega l’assessore Giampedrone – che ha permesso la realizzazione di un vero e proprio polo della nautica di lusso di grande importante nella vallata del Magra a livello economico e di posti di lavoro. Quello di oggi è l’atto finale di un lavoro di messa in sicurezza degli argini, che ha visto una stretta collaborazione tra pubblico e privato: con il posizionamento di 14mila metri cubi di materiale terroso è stato alzato un argine di oltre 4 metri (quindi sopra il livello della piena duecentennale, come è già stato fatto ai due lati del ponte della Colombiera), concluso nell’aprile scorso, che ha portato innanzitutto al fondamentale risultato di mettere in sicurezza l'abitato. Sull'argine è stato incardinata una struttura in cemento armato che funziona da snodo per due rampe stradali: una in direzione del camping lato fiume, un'altra in direzione dell’insediamento industriale di Sanlorenzo, che grazie a questi interventi ha potuto così trasferire da Viareggio la produzione degli yacht in vetroresina dai 24 ai 30 metri, con un investimento di 10 milioni di euro”.
L'intesa tra Sanlorenzo e Regione Liguria ha permesso di sbloccare il lotto 4, fermo dal 2007: la collaborazione pubblico - privato ha portato le risorse necessarie per l'esproprio e l'indennizzo di una porzione del camping, che è stato tagliato in parte dall'argine. Il costo complessivo dell'intervento è stato di 1,6 milioni di euro, di cui 1 milione da Regione e 600mila euro dalla Sanlorenzo. Oltre a questo, grazie alla firma di un protocollo aggiuntivo al contratto di area della Spezia, è stato completato il secondo stralcio del lotto 1, che prevedeva la realizzazione di un muro in pietrame con fondazione su pali, a funzione di argine e a chiusura del varco rimanente tra i tratti di argine già realizzati. Il costo di questo intervento è stato di oltre 700mila euro.