"La politica (i politici) italiana non cessa di stupire! Ad ascoltare le dichiarazioni che vengono rilasciate ai media sembra che si sia consapevoli di una tassazione esosa da ridurre, di una burocrazia inefficiente da semplificare, di una mancanza di politica industriale da sviluppare, di una rete infrastrutturale da implementare, di un impianto istituzionale da sfoltire, di una sanità pubblica da riparametrare nelle migliori esperienze regionali, e via elencando.
Non mi sembra che l’approccio del legislatore vada nel senso della coerenza: esiste sempre più evidente uno iato fra parola e fatto.
L’ultima perla sembra essere un emendamento al decreto fiscale che introduce una tassa di 15€ su ogni contenitore imbarcato o sbarcato nei porti italiani siano vuoti o pieni. Sembra che o non si sappia che l’export italiano ha sostenuto il sistema economico italiano negli ultimi 10 anni di crisi o si voglia consapevolmente penalizzare un settore vitale aumentando le criticità competitive in un ambito, quello dei trasporti marittimi, che vede livelli di concorrenza molto alti. Già oggi un considerevole numero di contenitori transita dal nord Europa: vogliamo proprio che aumentino!
Sappiamo che nei servizi logistici l’occupazione è aumentata più che in altri settori nonostante le crisi generalizzate? Ci rendiamo conto che il mercato italiano del nord Italia può essere servito da porti non italiani dell’Unione Europea?
I contenitori vuoti sono una voce di costo per gli armatori che già devono affrontare gli incrementi del prezzo del bunker e la ridotta rimuneratività dei noli; l’idea di tassare la movimentazione portuale fa pensare ad una incompetente disperazione che non valuta le conseguenze del proprio agire".
Il Presidente
Giorgio Bucchioni