Essi possono trovare lavoro non solo nell'ambito della ristorazione, ma anche in campo alberghiero e, nello specifico, negli hotel di lusso. Altri punti di riferimento importanti sono i wine bar, le enoteche e le cantine. Sempre più di frequente, i sommelier possono essere chiamati a occuparsi di attività di consulenza esterna nel settore gastronomico o per conto di aziende vinicole. La degustazione del vino costituisce la competenza più importante richiesta a un professionista di questo ambito.
Cosa deve saper fare un sommelier
I sommelier hanno le competenze tecniche e l'esperienza pratica per compiere analisi organolettiche dei vini. La valutazione di ogni prodotto riguarda il suo stato di conservazione, le sue caratteristiche olfattive, le sue qualità e le sue tonalità cromatiche. Da ciò si può intuire che un sommelier non è un mero assaggiatore di vini, dal momento che vanta un livello di competenza molto più articolato: si pensi, per esempio, ai diversi abbinamenti con gli alimenti, ma anche alle conoscenze gestionali e di natura economica che sono indispensabili per il successo di una cantina e la sua resa.
Corsi per sommelier: la proposta di Degustibuss
Per avere un'idea di come funziona un corso sommelier si può fare riferimento all'offerta di Degustibuss, che prevede una suddivisione della formazione - sia teorica che pratica - in tre livelli differenti: i corsi di primo livello e quelli di secondo livello durano 24 ore, mentre quelli di terzo livello arrivano a 40 ore. Nel complesso, durante i corsi sono forniti oltre 110 vini in degustazione, per una prova sul campo che permette di "entrare nel vivo" della professione.
I compiti di un sommelier
In una enoteca o in un ristorante, uno dei compiti più significativi per un sommelier consiste nella degustazione, che deve risultare funzionale ai fini di un abbinamento adeguato tra il vino che viene assaggiato e i piatti che vengono proposti. La degustazione è il passo indispensabile per la pianificazione e la messa a punto della carta dei vini, che viene elaborata dal sommelier con la collaborazione del restaurant manager, dello chef e del maitre di sala. Non sono rare le occasioni in cui il successo di un ristorante dipende, più che dall'offerta dei piatti, dalla varietà e dalla qualità della carta dei vini.
Il sommelier in un ristorante
Una volta che ha individuato i vini migliori da mettere a disposizione della clientela, il sommelier che lavora in un ristorante si deve preoccupare di verificare che la cantina sia sempre rifornita con ogni tipologia di vino, dal rosso al bianco, dagli spumanti ai vini fermi. Oltre alle etichette nazionali, è sempre preferibile non rinunciare a una selezione di bottiglie straniere. Ecco, quindi, che il sommelier è chiamato a gestire la cantina sotto tutti i punti di vista, non ultimo quello relativo all'esecuzione degli ordini.
Il servizio offerto dal sommelier
I sommelier sono a tutti gli effetti membri del personale di sala, e dunque sono tenuti a garantire alla clientela un servizio caratterizzato dagli standard di professionalità più elevati, attento e curato in ogni dettaglio. Una volta ricevute le comande delle bevande, per esempio, consiglia quelli che ritiene possano essere gli abbinamenti più appropriati tra ciò che la cantina propone e i piatti ordinati, sempre tenendo conto delle richieste, delle aspettative e dei desideri degli ospiti. Non è da sottovalutare l'importanza delle abilità comunicative, poiché le caratteristiche di un vino devono poter essere descritte sì tramite un lessico tecnico, ma comunque con un linguaggio che sia comprensibile e accessibile per tutti.