150mila euro e 2 anni di lavoro per rilanciare il settore della molluschicoltura ligure attraverso un piano per l’individuazione di nuove aree di mare da adibire all’acquacoltura di mitili, ostriche, telline e vongole nella provincia della Spezia. Ad annunciarlo è l’assessore regionale alla Pesca, Stefano Mai.
Il progetto, finanziato da Regione Liguria con 150mila euro di fondi Feamp, punta all’ottenimento della mappatura entro dicembre 2021 e si svolgerà in collaborazione con ARPAL, ASL5 Spezzino e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.
"Durante questo periodo verranno svolte valutazioni di tipo chimico-fisico, biologico, microbiologico ed eco tossicologico – spiega l’assessore Mai -. Tutte queste operazioni avranno il fine di individuare delle zone adatte a garantire l’allevamento di un prodotto buono e sicuro dal punto di vista organolettico, igienico-sanitario e ambientale. La Liguria mira a potenziare le produzioni locali di eccellenza e questo nuovo progetto risponde appieno all’esigenza di programmazione, anche degli spazi marini, richiesta dalle nuove politiche europee. In tal senso, un’acquacoltura costantemente controllata e di ottima qualità, come quella delle nostre realtà liguri, assicura ai consumatori un prodotto a chilometro zero, di ottima qualità e, non ultimo, sostenibile da un punto di vista ambientale e sociale”.
“Come obiettivo abbiamo il rilancio dell’attività di acquacoltura con importanti ricadute economiche e occupazionali - prosegue l’assessore Mai – L’acquacoltura in Italia rappresenta un patrimonio unico di conoscenze, esperienze, eccellenze e cultura che ha favorito una tipologia di allevamento sostenibile sotto il profilo ambientale, efficiente in termini di risorse, innovativa e basata su conoscenze decennali, se non centenarie. Tuttavia, negli ultimi anni l’acquacoltura italiana ha subito un sensibile decremento e, pertanto, oggi non riesce a svolgere pienamente quella funzione di affiancamento alla pesca necessaria per soddisfare la domanda del mercato. Difatti nel nostro paese ancora l’80% circa dei prodotti ittici viene importato dall'estero e una buona parte di questi derivano da produzioni di allevamento di cui difficilmente conosciamo le condizioni ambientali, igienico-sanitarie e sociali. Con questo piano, invece, vogliamo invertire la tendenza: ecco il perché andremo a individuare nuove aree particolarmente vocate per l’allevamento di mitili, ostriche, telline e vongole”.
"Questo progetto - conclude l'assessore Mai - permetterà di potenziare la molluschicoltura che si affianca al grande comparto della pesca tradizionale ligure: attività che dobbiamo tutelare e supportare sotto gli aspetti economici, culturali e ambientali".
I lavori potranno partire durante il mese di gennaio 2020, a seguito dell’approvazione del progetto da parte della Giunta regionale nel mese di novembre 2019 e della sigla della convenzione tra Regione Liguria e gli Enti coinvolti entro la fine dell’anno. La conclusione della mappatura è prevista entro il mese di dicembre 2021, salvo imprevisti legati al maltempo che potrebbero rallentare le operazioni marine.
Le operazioni di monitoraggio marino si concluderanno entro il mese di giugno 2021, consentendo la creazione di nuove mulluschicoltura o colture prima del 2022.