Secondo appuntamento della rassegna “Monterosso un mare di libri”: giovedì 11 luglio alle ore 21.30, al Molo dei Pescatori interverranno Filippo Paganini, che presenterà “I giorni del ’68” (Edizioni Giacchè), e Donatella Alfonso con “Uccidete Guido Rossa” (Castelvecchi), scritto assieme a Massimo Razzi.
Una serata che affronta uno dei periodi cruciali del Novecento. Donatella Alfonso narra la vita di Guido Rossa, operaio e sindacalista all’Italsider di Genova Cornigliano, iscritto al Pci, assassinato il mattino del 24 gennaio 1979, mentre stava entrando in auto per recarsi a lavoro.
Secondo la colonna genovese delle Brigate Rosse, la sua colpa è stata di aver denunciato, tre mesi prima della sua morte, un compagno di lavoro scoperto a diffondere in fabbrica volantini brigatisti. Da quel momento cominciano la solitudine di Guido Rossa e i troppi misteri.
Era stato deciso solo un ferimento, ma un uomo del commando è tornato indietro per sparare i due colpi mortali: qualcuno nei vertici delle Br gli ha dato via libera? Nonostante le pesanti condanne, Lorenzo Carpi, l’autista del gruppo, non è mai stato arrestato né rintracciato. Dov’è fuggito? E, soprattutto, è stato aiutato? Da chi?
Nel movimento operaio quella morte è uno spartiacque che segna il punto di rottura con il percorso delle Br: si rompe la zona grigia tra gli operai e l’area “silenziosa” che è finora rimasta a guardare gli attacchi ai simboli dell’industria e della politica, Aldo Moro incluso.
Filippo Paganini affronta invece il racconto di un anno denso di avvenimenti, il 1968. Sullo sfondo una città in trasformazione, La Spezia, viva e vitale, attraversata dalla forte tensione sociale degli anni post "miracolo economico", da una diffusa voglia di partecipazione e da una dinamica vita culturale, sportiva e associativa.
Le autostrade per Parma e Genova sono in costruzione, la centrale Enel (allora Edison Volta) è stata inaugurata da pochi anni, si progetta la Snam di Panigaglia, viene abbattuta l’antica tettoia Liberty di piazza del mercato.
Gli avvenimenti e i protagonisti della vita spezzina di quell’anno, con la contestazione giovanile, i forti cambiamenti nel costume, nella politica, nella cultura e nello sport, sono ricostruiti nel libro grazie alle collezioni delle cronache dei giornali, alle testimonianze e agli archivi fotografici e documentali.
Non solo il "Sessantotto", dunque, con le rivendicazioni studentesche e quelle operaie, con gli scioperi e le occupazioni, ma tutto il 1968 vissuto anche attraverso una quotidianità che oggi quasi sorprende, dal gettone telefonico, al duplex, dal Cantagiro al Carosello.