Dopo la recente premiazione come miglior documentario al Roma Independent Film Festival , Amaranto arriva Giovedì 20 Giugno alle ore 21.00 al cinema Il Nuovo di La Spezia.
Il docufilm di Emanuela Moroni e Manuela Cannone omaggia con il suo titolo la pianta omonima che ha resistito agli erbicidi della più grande aziende chimica del mondo. Amaranto vuole narrare un’epoca che malgrado sia segnata da gravi crisi, è ricca di potenziale ed energia creativa che deve solo trovare i canali e i tempi giusti per esprimersi.
Così nella sua semplicità AMARANTO sussurra le storie di chi ha deciso di opporsi a stili di vita e modelli di consumo non vantaggiosi per la propria salute, e in molti casi nemmeno per il proprio portafoglio. Nonostante le interviste siano a professionisti, le registe spiegano che volevano “mostrare gli argomenti sotto una luce laica, senza la pretesa di presentare verità indiscutibili, ma piuttosto una visione filosofica di strade non convenzionali che suscitino domande e riflessioni profonde”. Scelte pionieristiche ma percorribili, per considerare come vivere meglio con se stessi, gli altri e l’ecosistema che ci ospita.
Cinque capitoli per coprire l’intero arco della vita: nascere, conoscere, viaggiare, abitare e rinascere trovano un nuovo significato attraverso le storie di Verena Schmid, ostetrica promotrice del parto naturale, Franco Lorenzoni, maestro di scuola elementare, Etain Addey, contadina, scrittrice ed esponente del bioregionalismo, Alida Nepa, referente del cohousing San Giorgio di Ferrara e Saviana Parodi, biologa e permacultrice. Tutte persone che nella vita hanno scelto il cambiamento. “Amaranto rivolge lo sguardo verso chi sta cercando di costruire e immaginare un mondo diverso, un mondo in cui ad ogni essere umano è riconosciuto il suo valore, dove è dato spazio alla comunità ed è ristabilita la profonda connessione che ci lega al pianeta Terra” commentano le registe. Partecipazione, Solidarietà e Rispetto per costruire economie che si muovono su binari alternativi restituendo dignità alle persone. Così nel momento del parto è la madre al centro dell’azione con la sua energia psicofisica, la didattica ha come elemento cardine l’azione pratica dei bambini. Il Cohousing come forma più fluida e inclusiva dello spazio privato, la produzione si mette in ascolto dei tempi naturali attraverso l’autoproduzione, e la permacultura a guida le interazioni tra uomo e ambiente.
Le animazioni di Marta Consoli “appena fatte vivere per aiutare l’immaginazione a lasciarsi coinvolgere mettendo la narrazione su un piano dolcemente onirico” e le musiche originali di Gioacchino Balistreri provocano un forte coinvolgimento emotivo che agevola la comprensione degli argomenti trattati.
Emanuela Moroni e Manuela Cannone si sono incontrate mosse entrambe dall’interesse verso i Beni Comuni. Indagando cosa fossero e come fosse possibile proteggerli hanno incontrato storie resistenti, di persone che silenziosamente avevano creato alternative che funzionano e che custodiscono il nostro pianeta. “C’è un mondo sotterraneo e invisibile che sta andando contro tendenza così come l’Amaranto, una pianta semplice e selvatica ma che ha fatto tutto quel casino”. commentano sorridendo le registe.
Il documentario è stato prodotto dalle registe insieme a Raya Visual Art con il contributo di Banca Etica, tra i partner anche Ucca, Terre di mezzo Editore e Fa’ la cosa giusta!. “ E tutta la comunità che si è creata attorno alla mission del docufilm nella quale ognuno ha sostenuto la causa apportando il proprio specifico contributo”. Infine la distribuzione è stata affidata a FairMenti Distribuzione specializzata nell’educazione ambientale.