Buon successo di pubblico per la collettiva d’arte “Semeiotikos” tenutasi sabato 6 e domenica 7 aprile negli accoglienti spazi comuni del Grand Hostel Manin, struttura ricettiva per giovani viaggiatori sita nell’omonima via spezzina.
Oltre 200 persone hanno ammirato il catalogo e i quadri di Cesare Maccioni “Maraboshi”, artista visivo da tempo immemorabile: per lui l’arte è un cammino continuo fatto di sperimentazioni incessanti, il suo segno si esprime in una dualità segnica che crea composizioni formali di tipo "espressionista”; le opere calligrafiche di Caterina Giannotti – architetto con una passione smisurata per il segno grafico e calligrafico e con una visione del segno espresso in modo delicato e intimistico, “il gesto che diventa segno esternazione di una pulsione esigenza di far fluire e dar corpo al grido”, e i gioielli disegnati e realizzati da Riccardo Colombo, alias Richysteel, capace di trasformare metalli preziosi e on in opere orafe uniche, corpose e volutamente imperfette per anteporle, in chiave estetica, alla perfezione del materiale industriale, “il segno nel suo concetto astrale ed archetipico inteso come gesto come gesto che segna la nostra esistenza sul pianeta”