Ad illustrare l’agenda erano presenti l’editore Gianfranco Pietrobono, presidente del “Circolo La Sprugola” ed editore, Paola Ceccotti che ha curato il progetto grafico e Marco Tarabugi curatore del progetto. Un progetto che si inserisce in un percorso di riscoperta delle tradizioni e della cultura spezzina del passato che intende valorizzare figure di spicco come Ubaldo Mazzini ma anche il dialetto della nostra città.
Realizzata in italiano e spezzino, l’opera, curata in ogni dettaglio, ha il Patrocinio del Comune della Spezia.
Ogni mese dell’Agenda si apre con un monumento spezzino, scelto tra i più significativi nella storia e nelle vicende cittadine, descritto da un breve testo; al mese è associato un proverbio dialettale che lo rappresenta.
Il vernacolo spezzino è rappresentato in tutte le sue espressioni , sia nei proverbi che nei motti, così come nei modi di dire che riportano il lettore alla tradizione storica e folcloristica della città.
Sfogliare l’Agenda significa scoprire la storia della nostra città, i personaggi più o meno noti, le vicende antiche e contemporanee avvenute proprio in quel giorno, anni, decenni o secoli prima.
Non mancano aneddoti e curiosità, per scoprire vicende piccole e grandi, costumi e modi di pensare, fatti che hanno segnato svolte epocali , consuetudini e tradizioni, o addirittura eventi che hanno modificato la struttura urbanistica o la vocazione della città. Sfogliare l’Agenda significa anche rammentare e imparare le date delle ricorrenze sacre o popolari più antiche, quelle festeggiate dai “vecchi”... o sorprendersi scoprendo che il giorno del proprio compleanno, molti anni prima, qualcosa... “accadde alla Spezia”.
Questo progetto, curato da Marco Tarabugi, ha richiesto due anni di lavoro durante i quali Tarabugi insieme a Sara Bedodi e Gianluca DeLuca hanno compiuto una minuziosa ricerca storica che ha consentito di riportare alla luce materiale di grande interesse storico e culturale che hanno consentito di realizzare l’agenda della spezia nata con di trasmettere, soprattutto alle nuove generazione la spezzinità.