Dal 26 agosto al 2 settembre torna parallelaMente, la quinta edizione della rassegna off del Festival della Mente che si svolge nei luoghi più e meno noti di Sarzana, dedicata al lavoro degli artisti legati al territorio, con uno sguardo oltre i suoi confini.
Promossa dal Comune di Sarzana e dalla Fondazione Carispezia, la manifestazione è coordinata da Virginia Galli, Francesca Giovanelli e Elisa Palagi, operatrici culturali sarzanesi.
Sulla scia del successo delle edizioni precedenti, gli artisti del territorio tornano a essere protagonisti nelle piazze, negli atri dei palazzi, nelle vie, nel fossato di un torrione, nella bottega di un antiquario e nello studio di un artista. Teatro, musica, performance, danza, fotografia, installazioni, proiezioni, percorsi nella natura, nell’arte e nella gastronomia per un programma eterogeneo e ricco, legato al territorio ma intrecciato con il resto del mondo.
La comunità, filo conduttore su cui si concentra quest’anno il Festival della Mente, è stimolo di ricerca ed espressione per gli artisti che operano a Sarzana, come viene documentato dalla foto di copertina della brochure, scattata da Luca Giovannini, che esprime la visione di comunità che parallelaMente vuole sostenere. Tre donne - Madiha, marocchina, Ana, rumena, e Émilie, ivoriana - che guardano la città di Sarzana. Sono tre delle otto protagoniste di Sguardi paralleli, la visita interculturale alla scoperta della città realizzata durante parallelaMente 2017, ideata da Virginia Galli e Beatrice Meoni: otto donne originarie di paesi europei ed extraeuropei, ma residenti a Sarzana da anni, hanno accompagnato i partecipanti in un percorso nel centro storico e nella propria memoria legata a quei luoghi. Tutte queste storie sono state scritte e saranno esposte in questa edizione di parallelaMente in via Bonaparte. Ogni passante potrà leggerle e custodirne una copia.
Il programma di parallelaMente 2018 si sviluppa quindi con continui rimandi all’idea della comunità attraversando forme artistiche e tematiche diverse, dai canti corali della tradizione europea alla letteratura che propone il confronto con altre culture; dal teatro che riflette sulla contemporaneità alle fotografie che ritraggono i luoghi abbandonati della città e al percorso tra storia e natura sulle orme dell’illustre botanico sarzanese Antonio Bertoloni, solo per citarne alcune.
In allegato il programma completo.